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Trump si trasforma in un mostro squamoso alto 40 metri e divora 37 persone: boom nei sondaggi

Foto Credits: Bing image creatorFoto Credits: Lercio

Stati Uniti – Donald Trump mette a segno un nuovo colpo nella corsa alla Casa Bianca, guadagnando oltre 10 punti nell’odierno sondaggio commissionato dalla CNN grazie alla sua ultima spettacolare performance. Il tycoon, durante un comizio per le primarie repubblicane a Salem, si è improvvisamente trasformato in un orrore abominevole ricoperto di squame velenose, con 3 occhi, 12 corna, 21 paia di braccia e una laurea in medicina omeopatica. Il mostro ha quindi afferrato e divorato 37 persone, una dopo l’altra, scatenando l’entusiasmo dei sostenitori sopravvissuti.

All’arrivo dell’esercito, Trump si è dichiarato un perseguitato politico: “È Biden quello che mangia le persone, – ha rivendicato l’ex presidente usando una gamba come stuzzicadenti – questi sono i miei sostenitori, hanno deciso volontariamente di nutrirmi. Anzi, ho mangiato più donne che uomini, questo dimostra che sono il più grande femminista della storia“.

Anche la legge sembra dargli ragione: gli avvocati del miliardario sono riusciti a evitargli una notte di cella per schiamazzi e, non essendo stato denunciato da nessuno dei parenti delle vittime, se la caverà con una multa di 150 dollari. Per pagarla, Trump ha già raccolto 12 milioni di dollari dai suoi sostenitori, vendendo la merda prodotta dopo il pasto.

Intanto l’entusiasmo dei suoi sostenitori è alle stelle: “È quello che vogliamo vedere da un vero comandante in capo – afferma orgoglioso Joey Masturb, agricoltore del Massachusetts e presidente del MAGA club di Salem “Kill ’em all” – certo sarebbe stato preferibile che avesse ucciso e mangiato qualche democratico, invece che mia moglie e le mie due figlie, ma siamo in guerra contro il Deep State e purtroppo bisogna accettare qualche danno collaterale“. “Ha dimostrato che si può ancora combattere per la democrazia nel nostro grande Paese – gli fa eco Mary Jane Stereotype, cameriera in una tavola calda – valeva la pena perdere un braccio per vederlo di persona e dargli tutto il mio affetto“.

Gianni Zoccheddu

(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al sostegno di Box, Giuseppe Lastaria e Dario Cecchini)