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Trovate tracce di liquido seminale sulla sacra sindone

TORINO – Negli ultimi mesi i consulenti del Vaticano hanno potuto esaminare la sacra Sindone di Torino con tecniche più avanzate, finora proibite dalla Chiesa perché ritenute una perversione della tecnologia moderna. Usando la lente d’ingrandimento, lo scienziato americano Jeffrey Mitovich, ha notato delle nuove macchie sulla sindone che in seguito a un esame tattile e gustativo sono risultate essere liquido seminale.

Nessuno sa ancora dire con certezza come ci siano finite. La spiegazione più ovvia sarebbe che appena risorto, Gesù abbia avuto una tipica erezione da risveglio, e abbia dovuto trovare un modo per farla sparire prima di presentarsi di nuovo a donne e discepoli. Ma nei vangeli non c’è traccia di questo passo.

In Vaticano ora c’è grande entusiasmo per il ritrovamento dello sperma di Gesù: “Abbiamo la grande occasione di far nascere il figlio del figlio di Dio: il nipote di Dio”, ha dichiarato un eccitatissimo cardinale Spritzen, responsabile dei programmi di ingegneria genetica della Santa sede.

Marco Bressanini