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Trentino, orso fa il saluto nazista e viene ribattezzato HH88

Crediti foto: MiNe

TRENTO – M49 e JJ4 sono sicuramente i due esemplari più famosi, ma ci sono diversi altri orsi pronti a imporsi, per fortuna per vicende meno drammatiche, alla ribalta nazionale. A partire da AZ15, il plantigrado che abbaglia tutti coloro che lo incontrano grazie al suo sorriso sempre impeccabilmente smagliante.

Abbiamo poi MJ23, carismatico orso di 198 centimetri appassionato di basket, che gioca da guardia tiratrice con un ottimo rendimento sia in attacco sia in difesa pur con una media da tre punti non eccezionale.
Più controverso il caso di P38, l’esemplare iscritto ad Autonomia Operaia che ama esibire spesso il provocatorio gesto delle tre dita unite a mo’ di pistola, sebbene abbia negato di essere lui il mittente della busta con proiettile ricevuta dal presidente della provincia autonoma di Trento; mentre è decisamente più rassicurante l’impatto con UB40, il quale trascorre la maggiorparte delle sue giornate ciondolando e canticchiando (I Can’t Help) Falling In Love With You e I Got You Babe.

Ma forse la storia che farà maggiormente discutere è legata a un orso che è stato colto diverse volte mentre era impegnato a sfoderare un perfetto saluto nazista e che per questa sua inquietante peculiarità ha preso il nome di HH88.
È lui stesso a spiegare le ragioni del suo comportamento: “Io sono un Ursus arianus arianus e non ho nulla da spartire con l’Ursus arctos arctos, cioè l’orso bruno euroasiatico, né, tantomeno, con la miserabile sottospecie dell’Ursus arctos marsicanus, l’orso marsicano, creatura di razza palesemente inferiore il cui unico obiettivo è contaminare la limpida purezza della nostra“.

Come sempre, in tali situazioni, le reazioni sono state assai disparate: gli altri orsi sospettano che HH88 si spacci da nazionalsocialista solo per ottenere facilmente una sorta di immunità nei rapporti con gli umani, sempre più nostalgici di simili ideologie. Gli animalisti, invece, hanno chiesto a gran voce la sua immediata soppressione, mentre il direttore Piero Sansonetti gli ha prontamente offerto una rubrica sulle pagine dell’Unità.

Augusto Rasori