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“Tragica emulazione”, effetto Ferragni: +280% di pratiche commerciali scorrette negli ultimi 3 giorni

MILANO – Chiara Ferragni sta attraversando il momento più critico della sua esistenza, peggiore perfino di quello in cui Fedez limonò in diretta con Rosa Chemical, o quello in cui Fedez si mise a lanciare all’impazzata verdure in un supermercato per il suo compleanno, o quello in cui si rese conto di aver davvero sposato Fedez.

Dopo lo scandalo Balocco, la Ferragni ha dovuto subire un altro colpo: i suoi follower sono diminuiti di 68mila unità in cinque giorni. “Sono morti?” avrebbe commentato Chiara a caldo appresa la notizia. “No, amo, ti hanno defollowato” le avrebbe spiegato il suo General Manager Fabio D’Amato, “E di cosa sono morti?” avrebbe risposto lei, prima di essere sedata.
A quanto rivelano gli analisti del Web, la cosa ancora più strana è che la starebbero abbandonando anche i suoi numerosissimi bot, i finti follower, segno che l’IA sta acquisendo una coscienza etica.

Intanto, a scaricare l’imprenditrice digitale sono anche gli sponsor, come il Safilo Group, specializzato nell’occhialeria made in Italy, che ha interrotto l’accordo di licenza per il design, la produzione e la distribuzione delle collezioni eyewear a marchio Chiara Ferragni “a seguito – si legge in una nota della società – di violazione di impegni contrattuali assunti dalla titolare del marchio”, impegni che includevano il “non fregare bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing per tutta la durata del contratto”.
Anche altri sponsor minacciano di rescindere il contratto con lei (la Pantene minaccia di non rivolgersi più a lei come testimonial e di realizzare un nuovo spot in cui si dice esplicitamente che Chiara Ferragni ha la forfora – rosa – e si lava i capelli con Head & Shoulders, e manco se li lava tanto spesso) e Baby K sta pensando di rimuovere digitalmente la sua voce dal suo brano “Non mi basta più” – che tuttavia resta comunque una canzone di merda.

In ogni caso, come succede spesso quando si tratta di Chiara Ferragni, è scattato subito anche l’effetto emulazione: negli ultimi 4 giorni, la tuta grigia della Laneus che indossava nel video di scuse e andata sold out e le pratiche commerciali scorrette legate alla beneficenza hanno fatto registrare un +240% (non possiamo scrivere “truffa” perché sennò Fedez ci querela – e noi non abbiamo nessuno che ci offre un milione di euro per mettere il nostro nome su un prodotto – ma stiamo tutti pensando a quella parola).

Il mondo dei Vip sta prendendo le distanze dalla regina degli influencer e sono arrivate critiche da nomi illustri ma anche da Pio e Amedeo. Amedeo Grieco avrebbe infatti detto che “Chiara Ferragni è il simbolo del degrado cuturale del Paese”, facendo scoppiare tutti a ridere per la prima volta nella sua vita, e TvBoy ha realizzato un murales in cui si vede l’imprenditrice di Cremona che fa l’elemosina a un mendicante e mentre lo fa filma tutta la scena. Un’opera controversa che ha suscitato polemiche e per cui la Ferragni ha chiesto a TvBoy un milione di euro e tutti le sue bombolette spray per l’uso della sua immagine. “Devolverò il milione ai barboni malati di Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing”, ha però precisato.

Insomma, la vicenda è ben lontana dal concludersi e ci riserverà in futuro altri drammatici capitoli. Come quello di ieri, quando, stando a quanto trapelato, suo figlio Leone avrebbe telefonato al 112 nel cuore della notte lanciando l’allarme: “Correte, correte, mamma sta per fare ancora beneficenza”.

Stefano Pisani