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Teologo rivela: “Gesù arrestato perché il pane dell’ultima cena era fatto con farina di grilli”

Roma – Arriva proprio a ridosso delle festività pasquali lo studio del teologo italiano Salvatore Dalla Croce che getta una nuova luce su un episodio chiave del Vangelo e della storia del Cristianesimo: l’arresto e la condanna di Gesù.

Secondo le nuove rivelazioni, a decretare l’incriminazione di Cristo non sarebbe stato solamente il suo professarsi re dei Giudei, come creduto finora, ma soprattutto il suo atteggiamento ostile verso la politica alimentare dell’epoca. I sacerdoti del Sinedrio, infatti, erano un po’ fissati con il cibo Made in Palestina e non vedevano di buon occhio i cosiddetti “nuovi alimenti”, come gli insetti e i vitelli grassi sintetici. E il Nazareno, del resto, era già stato attenzionato per i suoi comportamenti sovversivi tra i quali spiccava il professarsi figlio di quel Dio che aveva dimostrato di amare gli insetti inviando le cavallette in Egitto.

Secondo Dalla Croce, dunque, Gesù sarebbe stato arrestato perché durante l’ultima cena condivise con i dodici apostoli del pane realizzato con la farina di grilli. A riprova delle sue affermazioni il teologo cita il versetto integrale del Vangelo inerente questo episodio, ritrovato casualmente nel Mar Morto:
Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: ‘Prendete, questo è il mio corpo in conformità con il regolamento UE sui novel food’”.

Evidentemente la cosa non deve essere sfuggita al sovranista Giuda che ha subito denunciato Gesù alle autorità, chiedendo in cambio trenta denari e una lavanda gastrica.
La scoperta andrebbe ad aggiungersi alle polemiche che già circondavano la vita e le opere di Gesù. Quando, ad esempio, alle nozze di Cana, il Nazareno trasformò l’acqua in vino, pretese che sulle giare venissero applicati gli avvisi “Il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “Alcol e tumori mortali sono direttamente collegati“, suscitando la reazione collerica del centurione Matteo da Mediolanum, noto estimatore della bevanda. E quando iniziò ad attraversare la Galilea con una folla sempre crescente di seguaci, le autorità si videro costrette ad em anare un decreto anti-prediche, che limitava tali assembramenti a non più di tredici unità.

Persino la nascita di Gesù non è esente dalle controversie. Egli, infatti, dichiarava di essere venuto al mondo grazie alla maternità surrogata, ottenuta impiantando nell’utero della madre il seme di un donatore che preferiva rimanere anonimo. Di fronte alle rimostranze della comunità, alla fine, il giovane decise di optare per un più accettabile: “Va bene, è stato lo Spirito Santo, contenti?“.

Eddie Settembrini e Augusto Rasori