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Tema: “Che lavoro fa tuo papà?” Figlia di Salvini lascia il compito in bianco

Tema: "Che lavoro fa tuo papà?" Figlia di Salvini lascia il compito in bianco - Lercio

Pontida (BG) Una tranquilla giornata di propaganda come le altre si è tramutata in un inferno tale da spiazzare persino ‘La Bestia’, l’efficientissima macchina macina consensi al servizio del leader della Lega, che è dovuta correre immediatamente ai ripari.

La scaletta degli impegni era perfettamente programmata: la foto di una carbonara per non far vedere ai suoi elettori più animalisti che mangia l’agnello e allo stesso tempo mantenere le distanze dai musulmani con il dettaglio della pancetta, una foto con un mitra in mano per rimarcare chi è l’uomo forte e perché fa pure un po’ Putin, e infine un avanzo, non si sa bene sfuggito come alle abbuffate dei giorni precedenti, di uovo di Pasqua di cioccolato bianco accompagnato da un bicchiere di Porto invecchiato, con ceci e cartelle della tombola sullo sfondo, a ribadire che, come noi, anche lui è pieno come un uovo e si spacca le palle come tutti tra i parenti e che un porto, nelle occasioni giuste, lo si può pure aprire. Eppure è bastata una semplice convocazione alla scuola della figlia per stravolgere il palinsesto perfetto della sua bacheca Twitter:

Ore 9,50 Matteo Salvini viene convocato dalle maestre della scuola primaria ‘Renzo Bossi’ per parlare di un compito in classe lasciato in bianco da sua figlia;

Ore 9:52 Il Ministro dell’Interno annuncia su Twitter il colloquio con questo messaggio: “Oggi sono stato chiamato dalle maestrone, probabilmente del PD, di mia figlia, vediamo cosa vogliono queste zitelle femministe. Rispetto per gli insegnanti che usavano le ginocchia sui ceci e non il telefonino durante la lezione”;

Ore 9.58 Selfie davanti alla scuola e pubblicazione accompagnata dal testo “Vado a scuola, torno bambino per un po’, ricordate che bei tempi, amici?”;

Ore 10.03 Inizia il colloquio in sede privata con le insegnanti e, eccezionalmente, anche la Preside;

Ore 10.11 Una delle maestre della figlia del Ministro, D.P. scappa dall’aula piangendo a singhiozzo;

Ore 10.27 Salvini lascia l’aula insieme alla sua scorta;

Ore 10.28 Selfie col distributore di cibo e bevande seguito da tweet:“Ho la bocca che sa di Sprar, non ho tempo di andare al bar a fare colazione prima di andare al bar a fare colazione, un caffè con tanto zucchero alla macchinetta per ripartire, meglio di niente, e voi amici, quanto zucchero mettete nel caffè?”;

Ore 10.29 Dopo un’attesa interminabile arriva il primo tweet chiarificatore: “Incredibile amici! Da quando una bambina non può lasciare un compito in bianco? Pulito, senza sbavature, quanto è più bello? Cosa faranno ora amici, diranno che la colpa è mia?“;

Ore 10.44 In chiusura ecco il tweet paraculo: “Il tema era un po’ spinoso, trovo indecente che si parli di questo a scuola con i problemi che ha l’Italia, allora facciamogli risolvere il conflitto tra israeliani e palestinesi, facciamogli curare i rapporti tra Usa e Corea del nord, che ne pensate amici, voi volete bene ai vostri figli?

A quel punto è dovuta intervenire La Bestia costringendo Salvini e il suo nuovo stuntman (n.b. il terzo dall’inizio del suo mandato), allo scopo di riportare la propaganda entro livelli di guardia,  a pubblicare d’urgenza una super foto, con il Ministro intento a mangiare un frustingo, un dolce tipico marchigiano dagli ingredienti ancora sconosciuti, farcito con carne salada, fagioli e cipolla trentina su un letto di piadine squacquerone e rucola accompagnato da un primitivo di Manduria con Soverato sullo sfondo, indossando la divisa delle guardie vaticane e un cappello da bersagliere.

Abbiamo raggiunto telefonicamente la maestra D. P. per farci raccontare quegli attimi d’angoscia:

– Siamo consapevoli che potrebbe essere ancora scossa ma può provare a raccontarci come si sono svolti i fatti?

D.P.: Avevamo dato ai bambini un tema classico: Che lavoro fa tuo padre? Ho cercato di spiegare a Salvini che ho provato persino ad aiutare la piccola, era visibilmente in difficoltà poverina. Macché, neanche io sono riuscita a definire bene il lavoro di suo padre, tanto che non sono riuscita nemmeno a darle uno spunto. Lei continuava a ripetere che il papà odiava gli ultimi ma io cercavo di farle capire che questo non è considerato un mestiere. Io stessa, facendo una ricerca su google con gli elementi che avevo, ottenevo solo  influencer, ma poi ho pensato Che ca**o di lavoro è?!

– A quel punto ha perso le staffe?

D.P.: “Ha iniziato ad urlare Perdio! Dov’è il crocifisso? Perché c’è la foto di una Mummia in aula? Che avete una classe di sumeri?, indicando la foto del presidente Mattarella, e siccome sono una bestemmiatrice, blasfema sì, ma romantica, non sono riuscita a tollerare una simile insolenza, a quel punto anche io ho alzato la voce, primo, per ricordargli che non si trovava in un talk show e non c’era nessun Floris, e secondo, per spiegargli che il crocifisso non era esposto perché stiamo preparando un lavoretto didattico con lo scopo di diffondere la vicinanza e il rispetto tra le varie culture facendo inchiodare ai ragazzi tutte le loro divinità su un’unica croce”

Ah, quindi per questo è scappata in lacrime?

D.P.: “No, sono scappata perché ho pensato all’insegnante che, in un futuro ormai prossimo, assegnerà questo tema al figlio di Di Battista e sono scoppiata in lacrime, ora scusatemi, sono un po’ incasinata, il mio pensiero è rivolto a lei”.

Buon Primo Maggio!

Lattanzi Vittorio