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Svezia. Nobel per la Medicina 2020 assegnato all’inventore del saluto col gomito

Foto Credits: Screenshot da YouTube

NOBELAND (Svezia) – Con una celebrazione in streaming assolutamente inedita, pochi minuti fa l’Accademia Reale di Svezia ha assegnato il premio Nobel in Medicina e Fisiologia al ricercatore americano Michael Elbow. In forze alla Jerry Lewis University di Berkeley, Elbow [trad. “gomito”] ha inventato il saluto col gomito ispirandosi al suo cognome. “E ci è andata pure bene, pensate se si fosse chiamato Michael Ass, sarebbe stato quantomeno imbarazzante” si legge nella motivazione del premio.

Elbow, nato a Cleveland 67 anni fa, è un Gomitologo di fama mondiale, “Gomitologo Applicato – ci tiene a precisare, con un pizzico di polemica – non come quei venditori di fuffa dei gomitologi teorici, che inventano saluti che non si capisce a cosa servano”. Lo scienziato ha brevettato il gesto durante l’influenza aviaria del 2006, quando lo introdusse come modo per salutare in tutta sicurezza le quaglie e le paperelle di gomma.

“Sin da piccolo avevo questa voglia di salutare la gente con delle gran gomitate – ricorda Elbow – ma il processo che mi ha portato alla soluzione finale è stato lungo. All’inizio ho pensato a un mulinìo generico di gomiti quando ci si incontrava… un roteare indistinto e vorticoso… avevo le idee un po’ confuse… poi ho ristretto il campo al movimento di un solo gomito per persona: ma in che direzione? Dal basso in alto? Da destra a sinistra? In diagonale? A zig-zag? E che superfici far entrare in contatto per salvaguardare la sicurezza senza essere scostanti? Ho impiegato anni di ricerca per capirlo”.

Questo tipo di contatto salutatorio fu approvato nel 2008 anche per gli esseri umani, nonostante piccoli intoppi nella Fase 3 della sperimentazione (otto casi di gomito del tennista e un volontario che, dopo 22 giorni di saluto col gomito, sviluppò la gonorrea da un’ascella). Il saluto col gomito è stato implementato con successo ed è entrato a far parte della routine medica già a partire dall’influenza suina del 2009, mentre la sua definitiva affermazione si è registrata con l’epidemia di Ebola africana del 2014, quando gli organi sanitari hanno raccomandato il suo uso come alternativa alla stretta di mano per ridurre il contagio e, in generale, i contatti con la gente di colore.

Quest’anno, infine, la consacrazione con l’epidemia di SARS-CoV-2 durante la quale tutti, su indicazione dell’OMS, hanno preso a darsi gomitate allegramente, dando luogo a coreografie come quella di qualche giorno fa tra il nostro Premier e la Merkel, che per quel balletto è stata subito molto invidiata dalle Bimbe di Conte.

Stando a quanto trapelato, quest’anno è stata una scelta difficile, date le numerose candidature affiorate. L’Accademia però ha infine superato ogni titubanza dopo aver saputo che Salvini, a luglio, ha definito il saluto al gomito come “La fine della specie umana”, e ha deciso all’unanimità di premiare Elbow.

“Sono veramente felice per questa vittoria – ha concluso Elbow – è il coronamento di un’intera vita passata a cercare di evitare di salutare la gente con la stretta di mano o, peggio, dando i bacini. Permettetemi di ringraziare la mia famiglia e, soprattutto, tutti quelli che ogni giorno fanno la scelta di donare i loro gomiti, con cartilagini e tutto il resto, alla ricerca scientifica: ovunque voi siate ora, vi invio un caloroso colpo di gomito!”

Stefano Pisani