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Studente minaccia professore con metodo mafioso: trasferito d’ufficio al liceo del Made in Italy

ROMA – È andata piuttosto male la fase delle iscrizioni per il liceo del Made in Italy, fortemente voluto da Giorgia Meloni e dal suo governo. Questo nuovo indirizzo scolastico, nato con la speranza di attirare gli studenti – un po’ come i manganelli della Polizia sono attirati da loro – si è in realtà rivelato un flop. Gli iscritti sono solamente 375, quasi tutti fan di Achille Lauro.

Le cause di questo insuccesso sono da ricercarsi in primo luogo nella sciagurata idea di chiamare una scuola sull’eccellenza italiana con un nome straniero (succede, se fai decidere le cose a Lollobrigida), ma soprattutto nella scarsa attrattività esercitata dalle materie previste. Per rilanciare il liceo, quindi, si è scelto di ripensare il piano di studi e di puntare sui veri prodotti italiani di successo esportati in tutto il mondo, ovvero il Fascismo e la Mafia (e tutte le loro derivazioni). Le nuove materie del liceo del Made in Italy perciò saranno: Storia del racket, Matematica e usura, Fisica dei pestaggi, Educazione incivile ed altre ancora in fase di elaborazione. Il governo italiano ha già dato indicazione di individuare candidati su tutto il territorio nazionale da iscrivere d’ufficio al nuovo indirizzo scolastico.

Ed è in quest’ottica che si inquadra l’episodio avvenuto la settimana scorsa in un liceo scientifico di Ostia, sul litorale romano. Il quindicenne Ruggero Cacamosina, figlio di un noto boss locale, dopo aver preso un brutto voto in Fisica ha affrontato il professore e lo ha colpito con una testata sul naso (“Mo carcola l’energia cinetica de questa”) e successivamente lo ha minacciato di ridurlo come Stephen Hawking solo per il gusto di bucargli le ruote della carrozzina. Un’aggressione violentissima, in puro stile mafioso, che però ha attirato l’attenzione del governo. Il ministro Valditara, infatti, si è convinto di aver individuato nel ragazzo il candidato ideale per il nuovo liceo del Made Italy “Marcello Dell’Utri” di Ostia, che al momento ha zero iscritti e occupa una cabina dello stabilimento balneare “Tibidabo Beach”.

Il ragazzo, quindi, si è ritrovato iscritto d’ufficio al nuovo istituto, senza neanche sottoporsi al test d’ingresso che consiste in una versione di Totò Riina, la cui traduzione dal corleonese poteva rappresentare uno scoglio insormontabile. Ad oggi Ruggero Cacamosina è ancora l’unico studente del liceo, ma si confida nella sua innata capacità di persuasione per coinvolgere altri ragazzi e dar vita così a una classe d’eccellenza. Dal voto in condotta molto basso.

Eddie Settembrini

(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al sostegno di Box, Giuseppe Lastaria e Dario Cecchini)