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Spara al postino che gli sta recapitando la bolletta della luce e invoca la legittima difesa

Foto Credits: Monica Arellano-Ongpin

Bergamo – “Ho reagito a un tentativo di furto, è stata legittima difesa!”. Si difende così Anacleto Mitraglia, il 56enne che dalla finestra della sua villetta ha sparato al portalettere che gli stava recapitando la bolletta della luce, sicuramente salatissima come quelle di tutti gli italiani in queste settimane.

L’uomo, a suo dire, era esasperato: la settimana scorsa aveva già subito un tentativo di recapito della bolletta del gas, sventato dal suo rottweiler che ha abbaiato mettendo in fuga il portalettere. Stavolta, però, la consegna della bolletta stava andando a buon fine: “Prima di premere il grilletto ho aspettato qualche secondo per vedere se per caso mi stesse recapitando una cartolina o qualche comunicazione, ma dal cannocchiale montato sul mio Remington 783 l’ho visto chiaramente tirare fuori una bolletta dell’Enel e puntarla verso l’imboccatura della mia cassetta della posta. A quel punto era la mia vita contro la sua e ho sparato, ma è stata legittima difesa!”.

Il postino per fortuna se l’è cavata solo con un grande spavento. Il proiettile, infatti, è entrato nel borsone delle lettere, ha disintegrato le bollette dei suoi vicini di casa – che infatti hanno acclamato il Mitraglia come eroe – e si è infranto contro il giubbotto antiproiettile fornito da Poste Italiane. “Da quando c’è stato il rincaro delle bollette abbiamo dotato tutti i portalettere di giubbotti antiproiettile e di metal detector per individuare eventuali mine antiuomo – ha confermato l’AD di Poste Italiane – e nei casi più pericolosi (bollette sopra i 1000 euro) mandiamo direttamente un robot artificiere vestito da postino”.

Intanto la procura sta indagando. Dalle prime indiscrezioni sembra che gli inquirenti siano orientatati a escludere l’ipotesi della legittima difesa e a preferire quella dello stronzo disposto a tutto pur di difendere i propri interessi, per cui hanno accusato Anacleto Mitraglia di tentato omicidio, possesso abusivo di arma da fuoco e nome di merda. Ora è agli arresti domiciliari in attesa della convocazione in procura, tramite raccomandata, che però nessuno ha il coraggio di recapitargli.

Eddie Settembrini