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Sfera Ebbasta fa stage diving: il pubblico lo prende al volo e lo massacra di botte

CINISELLO BALSAMO (MI) – Ancora una vittima dello stage diving. La pratica di lanciarsi sulla folla che sta assistendo a un concerto è diventata di recente una delle principali cause di morte tra cantanti, superando perfino l’overdose di eroina negli alberghi a 27 anni e le fucilate in bocca in garage. Il mese scorso dopo lo stage diving di Cristiano Malgioglio a Malaga si sono registrati sei morti (anche se, in realtà, pare che i sei su cui si è schiantato fossero già morti, vittime dell’ascolto di un concerto di Cristiano Malgioglio) e, qualche giorno fa, Cosmo si è lanciato sul pubblico del concertone di Roma e si è infranto miseramente al suolo, tumulato sotto un mare di canne.

Ora, il temibile rapper Sfera Ebbasta è stato vittima dell’ennesimo incidente causato da incauto stage diving. Il famosissimo da sei mesi temibile rapper si è infatti lanciato durante un suo concerto a Cinisello Balsamo: il pubblico lo ha afferrato al volo prontamente, ma subito dopo ha iniziato a tempestarlo di calci e pugni. Secondo gli addetti alla sicurezza, che sono intervenuti immediatamente riprendendo tutto con il telefonino, i picchiatori gli urlavano cose come “questo è per i Rolex, questo per i denti d’oro, questo per i soldi che fai in un concerto e che noi facciamo in un mese, questo è per le collane ghiacciate”.

Il temibile rapper, che ha 25 anni e ha alcuni denti da latte d’oro, ha tentato sulle prime di divincolarsi e di convincerli a non creparlo di mazzate, rivolgendosi al più nerboruto e dicendo “Non mi frega di niente, non c’entro col rap, no, con quello e con l’altro, no scusa, no hablo tu língua” ma purtroppo non ha resistito alla tentazione di completare la strofa con “Ma sicuro piaccio a tua figlia” e a quel punto è stato picchiato anche dalla figlia sedicenne del nerboruto.

Mentre Sfera lo supplicava di smettere di picchiarlo con il martello perché lui aveva il cuore a metà già alla sua età, l’energumeno, un fabbro di 48 anni di Bordighera, gli avrebbe ribattuto: “Non dirmi come fare il mio lavoro. Non puoi parlare dei miei contenuti, fra’, non hai l’età”, facendogli un nuovo tatuaggio con uno sputo.

Il temibile rapper, sulle prime, avrebbe anche tentato di far ragionare i suoi fan, dicendo loro “mi è appena tornato in mente che non avevamo niente, nelle tasche solamente le mie mani fredde, qualche sogno infranto e le sigarette” dichiarazione che ha purtroppo avuto l’unico effetto di far partire il comando “perquisitelo e vedete cosa c’ha adesso nelle tasche. Sempre continuando a menarlo, però!”.

Il parapiglia che si è creato ha attirato anche l’attenzione delle forze dell’ordine che, giunte sul posto, hanno però notato che il temibile rapper era già sotto pestaggio brutale e quindi hanno capito che la loro presenza non era necessaria.

“Beh sì, siamo venuti al concerto di Sfera perché ci piace, è il nostro temibile rapper preferito – ha raccontato uno degli aggressori, durante una pausa sigaretta dal massacro – il concerto ci ha caricato al massimo… la rabbia sociale, la protesta, il trap, la cacca che spingeva nella muscolatura anale… insomma, ci è salita la voglia di menare qualche coglione. Capite bene che quando abbiamo avuto Sfera tra le mani…”.  La folla, dopo averlo circondato e avergli fregato i Rolex, ha iniziato a pugnarlo dalla testa ai piedi e, nonostante il temibile rapper si fosse fatto placcare in oro i denti in vista di questo giorno, sono saltati quasi subito in aria tutti gli incisivi.

Le persone che hanno partecipato al pestaggio erano così festanti e numerose che si è creato una specie di sotto-evento intorno al corpo di Sfera, con i picchiatori che a loro volta facevano stage diving sugli altri picchiatori mentre lo menavano tutti insieme in allegria.

Non ha certamente aiutato a placare gli animi il modo in cui Sfera ha cercato di difendersi dall’assalto. “Ma quale Sfera! Io mi chiamo Gionata Boschetti! Non sono un temibile rapper, la sera bevo latte e Nesquik, ho il pigiama con gli astronauti! State sbagliando persona, smettetela o lo dico a mamma!” avrebbe infatti detto, ottenendo solo l’effetto di farsi pestare ancora più forte.

Dopo circa un’ora, la folla ha cominciato a disperdersi. “Scappo dal locale finito lo show, ho i soldi in tasca e lo zio Tommy che mi scorta, scelgo una tipa, nessuna dice di no, me la portano in camera con una Vodka” pare abbia dichiarato il temibile rapper mentre lo portavano via in ambulanza e gli infilavano il catetere. Però la tipa che lo faceva era l’infermiere più carino del traumatologico.

Con questa aggressione quasi mortale, la cosa di copiare i rapper americani è un po’ sfuggita di mano al temibile rapper, che però sarebbe già uscito dal coma e avrebbe dichiarato, con le gengive spappolate appena suturate, “mmmfff… ssggff mmff nnn, gggcccmmm!!”, che potrebbe diventare il suo prossimo singolo di successo.

Stefano Pisani