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Scrive su un muro TI AMO a una donna ma ne sposa un’altra: giudice lo condanna a mantenere entrambe

CASALPUSTERLENGO (LO) – Fa discutere la sentenza del tribunale della Famiglia di Lodi che ha condannato il 46enne Properzio H. al mantenimento di una sua coetanea di cui lui sarebbe stato innamorato decenni prima, ai tempi del liceo.
Secondo quando si apprende da Il Messaggero, l’Unità, La Stampa, il Corriere della Sera, La Notte, La Gazzetta del Popolo, Il XX Secolo e poi il Resto del Carlino, nella primavera del 1990 l’H. aveva scritto con la vernice, su un muro della fabbrica Viscosa, “TI AMO, VERONICA”, chiaro riferimento a una sua fiamma dell’epoca, tale Veronica S., ma negli anni successivi, una volta iniziata l’università, ha, invece, iniziato a frequentare la sua compagna di corso Teresa U., in seguito diventata sua moglie.

Veronica S., nonostante sia al momento sposata con Porfirio V., dopo aver rincontrato casualmente per la via il Properzio e scoperto che era felicemente maritato, ha deciso di chiedere i danni morali per la promessa di anni prima mai mantenuta, danni che il giudice F. Buscaglione le ha prontamente riconosciuti, dando vita ad un precedente che sta già avendo conseguenze clamorose.

Un professore universitario della Sapienza, per esempio, dovrà ripetere l’esame di Terza Media per aver scritto sul muro del campo sportivo comunale “CON TE VICINO POSSO RINUNCIARE HA TUTTO” quando aveva 12 anni.
Una pensionata che nel 1972 scarabocchiò sulla parete della sua cameretta “IN UN MONDO CHE PRIGIONIERO È, RESPIRIAMO LIBERI IO E TE” è stata condannata a risarcire quasi 50 anni di arretrati alla SIAE.
Uno storico playboy di Milano Marittima che, per esprimere la sorpresa incontenibile dovuta a una delle sue prime conquiste, dipinse a caratteri cubitali sulla staccionata di uno stabilimento balneare “DIO C’È”, è stato costretto dal tribunale a iscriversi alla facoltà di Teologia e intraprendere cosi il percorso verso il sacerdozio.

La vicenda sta trovando vasta eco pure nella vita politica del Paese. Il deputato Chiosso ha, infatti, annunciato che la formazione politica di cui fa parte intende estendere la battaglia per la cancellazione della prescrizione proprio alle dichiarazioni spennellate su ogni tipo di parete: “Da bambino hai usato la vernice per lasciare un FORZA TORO?“, dice il parlamentare, “Ti toccherà rimanere granata a vita, anche dopo un 7-0 o, peggio, l’acquisto di Masashi Oguro“.

E sembra che sia davvero solo l’inizio. Tra le possibili rivoluzioni si prospetterebbe anche la tanto agognata perdita del diritto di voto per chiunque venga sorpreso a scrivere in giro “BASTA GOVERNI NON ELETTI!”, mentre verrà sospesa l’erogazione della corrente elettrica a tutti coloro che imbratteranno i muri con frasi nostalgiche tipo “DUCE, SEI LA MIA LUCE”.

Augusto Rasori