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Scopre che il marito morto aveva un’amante grazie a una foto su un pacchetto di sigarette

Salerno – “Io vorrei sapere chi è quella zoccola che si struscia al cadavere di mio marito!” Esordisce così ai nostri microfoni Cornelia (nome di fantasia, ndr) protagonista suo malgrado di questa storia ai limiti del surreale. La donna era rimasta vedova l’anno scorso, dopo che il marito, grosso fumatore – fumava ogni giorno sei pacchetti di Zeman blu senza filtro – era stato stroncato da un ictus. Cornelia, allora, proprio a causa dello stress aveva cominciato a fumare. Ed è su uno dei suoi pacchetti che ha fatto la scoperta: sotto la scritta “il fumo causa ictus e disabilità” ha riconosciuto il corpo esanime di suo marito e accanto a lui una figura femminile, disperata, che lo abbraccia.

paccheto sigarette

Che uomo di merda! Per il suo funerale ho speso 12 mila euro e poi vengo a scoprire in questo modo che mi metteva le corna con una zoccolona. E ci ho speso pure 5 euro e 20 per scoprirlo!“, prosegue la donna che ha anche chiesto la riesumazione del corpo del marito per gonfiarlo di botte.

La multinazionale del tabacco chiamata in causa si difende: “Noi siamo tenuti per legge a inserire sui nostri pacchetti immagini reali di malori, morti e disabilità causate dal fumo. È per questo che abbiamo dei fotoreporter che girano le città a caccia di immagini shock. C’è un vero e proprio tariffario: 100 euro per la foto di un morto fresco, 50 per un intubato, 20 per le altre cose come denti marci, buchi nella gola ecc. non possiamo preoccuparci pure delle dinamiche fra moglie e marito“.

Quella foto me la ricordo – racconta l’autore dello scatto incriminato – avevo visto quest’uomo uscire da un albergo a ore in compagnia di una donna e con una sigaretta in bocca. Non voglio aggiungere altro dolore alla vedova, ma aveva l’espressione di chi ha appena ricevuto un succoso pompino. Mi sono detto ‘Qui ci sono delle coronarie affaticate, meglio seguirlo che forse ci scappa un centone’. E infatti dopo pochi minuti l’uomo è crollato a terra esclamando ‘Dannate sigarette, ne ho abusato e questo è quello che mi merito’. Ricordo che la donna ha provato a rianimarlo con un secondo pompino ma non c’è stato nulla da fare. Non potevo sapere che fosse l’amante, mi dispiace molto per la vedova“.

La donna ora ha chiesto un risarcimento. Gli avvocati dei produttori delle sigarette, però, dubitano della veridicità delle dichiarazioni di Cornelia. La donna, infatti, sembra che già in passato abbia avanzato richieste di risarcimento quanto meno discutibili sempre per presunti riconoscimenti sui pacchetti di sigarette. Per esempio, in questa foto si è riconosciuta lei stessa mentre mangia una fetta di pizza mozzarella e pachino:

sigarette 2

Qui invece sostiene di aver riconosciuto il buco del culo di sua zia:

sigarette 3

Eddie Settembrini