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Scoperto nel contratto di governo punto che era sfuggito: “E ci impegniamo a sfasciare questo Paese”

Roma – Era sfuggita a tutti, tranne a lui, la clamorosa postilla che si celava, ma neanche tanto, tra le righe del contratto di governo siglato tra Lega-M5S (e guai a definirla alleanza, ché quella è una roba zozza!).
Lui è l’anonimo funzionario della Procura della capitale che da mesi stava inutilmente aspettando che Di Maio si recasse nel suo ufficio per sporgere l’annunciata denuncia per le manomissioni operate al decreto fiscale da una fantomatica manina: “Era già qualche settimana che stavo lì alla mia scrivania in attesa che da un momento all’altro il ministro del Lavoro aprisse la porta, e tra una partita a cookie jam, un caffè e una sigaretta (la rete è troppo lenta per il porno, la mettiamo o no ‘sta banda larga?!) ho iniziato a sfogliare per curiosità ‘sto famigerato decreto e vi giuro, era davvero da schiantarsi dal ridere! Il condono che non era un condono ma pace fiscale, che meraviglia!”

Incoraggiato da questo primo approccio con uno dei testi del governo giallo-verde, il funzionario ha subito cercato altro materiale simile per allietare le proprie giornate in ufficio e si è imbattuto nel citato contratto di governo: “Quando ho letto l’incipit a momenti soffocavo. ‘Vogliamo rafforzare la fiducia nella nostra democrazia e nelle istituzioni dello Stato’. No, ma questi sono fantastici. Io ne ho letti di libri umoristici, tutti i Fantozzi, Amurri & Verde, Achille Campanile, ma questi ragazzi sono dei fenomeni”.

Solo una volta ripresosi dal dolore alla mascella e dal male alla pancia, il nostro eroe ha fatto la clamorosa scoperta; dopo pagine di vantaggi fiscali agli strati più ricchi, strette sulla costruzione di luoghi di culto per musulmani nel nostro paese in contrasto con la libertà di culto garantita dalla nostra costituzione, la questione del bullismo inserita nel capitolo sulla sicurezza, c’era ancora una nota che diceva: E inoltre ci impegniamo a mandare allo sfascio questo Paese.

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postilla
Ecco la postilla del contratto passata clamorosamente inosservata fino ad oggi

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Io non so come abbia potuto sfuggirci quel punto del contratto” – ci rivela un furioso Maurizio Martina, o almeno chi lo conosce bene dice che quella che stava manifestando era furia – “forse perché non l’abbiamo manco letto perché eravamo impegnati a litigare tra di noi!

Matteo Salvini denuncia che la versione del contratto che aveva firmato lui era diversa da quella poi pubblicata e che ogni capitolo si chiudeva con la sagra di turno in cui sarebbe andato a gozzovigliare: “Per esempio” – ci dice il ministro degli Interni – “io mi ricordo benissimo che il punto 2. Acqua Pubblica, si chiudeva così: È necessario dunque rinnovare la rete idrica dove serve, bonificare le tubazioni dalla presenza di amianto e piombo, portare le perdite al minimo in modo da garantire acqua pulita e di qualità in tutti i comuni italiani. 28 agosto-2 settembre: tre giorni del Sangiovese a Predappio”.

Di Maio, invece, ha già dichiarato che domattina si recherà in Procura per denunciare personalmente la manina che ha modificato il contratto di Governo. “Faccio in tempo a morire di vecchiaia, allora,” – ha dichiarato il nostro anonimo funzionario – “nell’attesa non vedo l’ora di leggere il testo definitivo di ‘sta manovra. Qua tra 6 milioni di tessere già in stampa ma non si sa da chi, matematica creativa, 2,04 spacciati per 2,4 e miliardi di euro che saltano fuori tra le pieghe del bilancio, le risate sono assicurate”.

Augusto Rasori