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Scafisti, giro di vite Ue: “Vietato gettare in acqua immigrati se non sono passate 2 ore dal pasto”

Scafisti, giro di vite Ue: "Vietato gettare in acqua immigrati se non sono passate 2 ore dal pasto" - Lercio

BRUXELLES – Cambia passo la lotta dell’Unione europea agli scafisti. E’ stato raggiunto stamattina l’accordo su una serie di azioni per migliorare l’efficacia dei sistemi Ue nel perseguire crimini che riguardano le budella dei profughi. I rappresentanti permanenti dei 28, riuniti in un summit a Bruxelles, hanno deciso di rafforzare ulteriormente le misure contro questi trafficanti di uomini, in risposta alla loro pessima abitudine di lanciare immigrati in acqua quando non sono passate nemmeno due ore dall’ultimo pasto.

La decisione è arrivata dopo una riunione a porte chiuse della Commissione Giustizia durante la quale ci si è interrogati sul perché muoiono così tanti migranti in mare. La consultazione si è svolta secondo regolamento: un questionario a risposta multipla distribuito ai membri della Commissione, che dovevano barrare con una X la loro risposta. Alla domanda: “Perché muoiono così tanti migranti in mare?” le alternative erano:
A) Cadono in acqua per sbadataggine e poi vengono aggrediti dai piranha
B) Cadono in acqua perché si sporgono troppo e molti sono parzialmente idrosolubili
C) C’è un piccolo Triangolo delle Bermuda nel Mediterraneo
D) Quali migranti?
E) Le cavallette
F) Altro

Lo spoglio ha portato alla vittoria dell’ipotesi “Altro” e ci ha pensato uno degli uscieri a riempire il pericoloso vuoto normativo che stava per venirsi a creare scrivendo a mano “Vengono fatti accomodare in acqua quando non sono ancora passate due ore dall’ultimo pasto e così muoiono”. Il suo provvidenziale intervento ha così scongiurato la successiva conferenza stampa sul tema “Altro”.

La lotta agli scafisti da parte della Ue, dunque, non conosce tregua. Ma la risposta degli scafisti non si è fatta attendere: “Vorrà dire che d’ora in poi aboliremo il catering di bordo, proprio per evitare che soffrano di indigestione quando li scaraventiamo con ferocia in mare, a metà strada tra la Libia e l’Italia. Ci teniamo che i nostri passeggeri arrivino senza problemi gastrointestinali a destinazione, in modo da poterci lasciar recensioni positive sul TripAdvisor delle carrette del mare. Al massimo, potranno giusto mangiare le mosche che ronzano loro intorno e pezzi di cadaveri solo se legati da parentela di primo grado” precisano alcuni rappresentanti dell’SS (Sindacato Scafisti).

La Ue sta ha poi pianificato altre misure di contrasto a questa morìa di immigrati, tra cui Corsi europei di sopravvivenza sott’acqua, Pillole di Cristianesimo istantaneo (che conferiscono il potere di camminare sull’acqua), prevenire l’affondamento cospargendo preventivamente tutti i migranti di olio, perché si sa che l’olio galleggia sull’acqua.

Stefano Pisani