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Salvini rassicura Tria e l’Ue: “La copertura economica dei minibot sarà garantita dai microbot”

ROMA (HASBRO) – “Troveremo le coperture finanziare dei minibot attraverso l’introduzione dello strumento dei microbot”. È questa l’idea lanciata dal ministro dell’interno Matteo Salvini in conferenza stampa al suo rientro dagli Stati Uniti. Il leader leghista prova così a rassicurare l’Unione Europea e la componente più scettica del governo, rappresentata dal premier Conte e dal ministro dell’Economia Tria.

In sostanza si tratterebbe di emettere dei titoli di stato di piccolissima taglia, denominati ‘microbot’, i quali garantirebbero le coperture economiche necessarie all’emissione dei minibot, i titoli di stato di piccola taglia che garantirebbero le coperture finanziarie al pagamento dei debiti contratti dallo Stato con le aziende private.
Fino ad ora in pochi avevano scommesso sulla possibilità che i minibot potessero funzionare, a parte gli economisti leghisti Claudio Borghi e Alberto Bagnai, i loro vecchi compagni del reparto psichiatrico e gli amici del baretto. Pagare i debiti della pubblica amministrazione emettendo altri debiti sembrava più il gioco delle 3 carte che una proposta politica, ma la geniale intuizione del ministro dell’economia Matteo Salvini di trasformarlo nel gioco delle 6 carte potrebbe mettere tutti d’accordo.

I primi a scommettere sul provvedimento sono proprio gli economisti della Lega: “Secondo me funzionerà perfettamente – ha dichiarato Borghi facendo girare l’elica sopra il suo berretto – e se l’Europa dovesse chiederci conto delle coperture finanziarie dei microbot potremo sempre utilizzare uno strumento innovativo di mia invenzione: i nanobot, titoli minuscoli che andrebbero a garantire la liquidità dei microbot a garanzia dei minibot che coprirebbero le spese per i pagamenti dei debiti dello Stato. Quella del presidente del consiglio Matteo Salvini è una proposta solidissima”.

Sulla stessa linea Bagnai, che non esita a definire Salvini il “miglior presidente degli Stati Uniti di tutti i tempi” e rilancia con veemenza, quasi strappandosi via la camicia di forza: “Se Conte e Tria dovessero ancora storcere il naso potremo sempre giocarci la carta dei ‘picobot‘, uno strumento finanziario rivoluzionario di mia invenzione che consiste in titoli di stato di infima taglia, che andrebbero a garantire le coperture economiche per i microbot, che garantirebbero per i minibot le coperture necessarie a garantire i debiti dello Stato”.

Intanto, c’è già una data per il disegno di legge che varerà i microbot. Il re del mondo Matteo Salvini ha intenzione di presentarlo in Parlamento la prossima settimana, certo della sua approvazione e forte degli autorevoli pareri sopracitati: “Borghi e Bagnai sono con me, ma se qualcuno dovesse mantenere delle perplessità sulle coperture finanziarie siamo pronti a lanciare una nuova proposta: i planckbot, titoli di stato basati sull’unità di misura subatomica detta lunghezza di Planck, bot talmente piccoli da essere indivisibili, i quali garantirebbero sui picobot nella copertura dei microbot a garanzia dei minibot che coprirebbero i debiti della pubblica amministrazione. E se ancora non dovesse bastare siamo determinati a compiere qualunque sforzo, persino sovvertire le leggi della fisica, pur di uscire, anche a gambe all’aria, dall’Europa”.

L’imperatore dell’Universo Matteo Salvini ha anche trovato il tempo per parlare della sua ultima proficua visita negli Stati Uniti: “Il culo di Trump è meno saporito di quello di Putin, ma le sensazioni tattili alla lingua sono altrettanto gradevoli”.

Gianni Zoccheddu