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Salute: medico di Berlusconi scopre un vaccino contro le udienze

Foto Credits: Wikimedia

PROVAAPRENDER (MI) – “Silvio Berlusconi, da vero padre della patria, si è offerto di testare di persona questo vaccino, che procura una risposta immunitaria a chi è infettato da quel terribile virus che procura udienze e rinvii a giudizio”. A parlare è Alberto Zangrillo, orgoglioso medico personale dell’ex cavaliere e primario del San Raffaele di Milano.

“Lavoravo a questo vaccino da luglio scorso – continua Zangrillo – ovvero da quando il coronavirus era diventato innocuo già da due mesi. Da allora la mia preoccupazione è riprendere a curare quei malati che, grazie a Sar-Cov-2, sono stati trascurati per pochi mesi: gli attaccati dal morbo della giustizia .

“Il nonno di PierPierSilvio è coinvolto in un grave scandalo politico e sessuale. Viene portato in tribunale dove gli contestano la corruzione di testimoni, solo perché ha risarcito economicamente delle ragazze la cui immagine era stata danneggiata dall’aver testimoniato in un altro processo, in cui sempre il nonno di PierPierSilvio era accusato dei reati di prostituzione minorile e concussione, da cui poi è stato assolto. Purtroppo il nonno di PierPierSilvio, nel frattempo risultato Covid positivo, viene processato per quella assoluzione. Se venisse condannato, la causa, cioè il giustiziavirus, sarebbe chiara a tutti, ma purtroppo verrebbe addebitata alla corruzione in atti giudiziari.

Ma cosa c’è dentro a questo nuovo vaccino? “Prettamente inchiostro – chiosa Zangrillo – “Paroloni che descrivono qualche patologia tipo “problema cardiaco aritmologico”, una firma, un timbro e la salvezza dell’imp… del paziente è assicurata”.

Sorge però il dubbio circa complicazioni o reazioni allergiche sui pazienti. “Non si riscontrano effetti collaterali sul paziente: stavolta non si è presentata nemmeno l’uveite – sorride Zangrillo – “Le uniche reazioni avverse le hanno i trascurabili soggetti giustizialisti” conclude il primario.

“Suggerisco di dare sempre questo vaccino a chi contribuisce di più al Pil, è più indagato ed è maggior rischio di essere colpito dal virus della giustizia” interviene la neo assessora al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti, che ha da poco sostituito l’assessore Giulio Gallera, andato a vincere il premio Nobel per la Medicina in un vicino universo parallelo.

Patrizio Smiraglia