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Roma. “Basta tablet, gioca all’aperto!” Bambina ubbidisce e si prende il colera

Roma – È accaduto a Primavalle, nel quadrante nord-ovest della Capitale. La paziente zero è una bambina di 9 anni, che chiameremo Vibria. La ragazzina passava ormai otto ore al giorno china sul tablet per seguire i suoi youtuber preferiti o per giocare ai videogame e aveva sviluppato tutto quei sintomi tipici dell’abuso di tecnologia: scoliosi, vista affaticata, irritabilità, insonnia e utilizzo di termini sconclusionati quali “Influencer” e “Cicciogamer”.
La pediatra era stata categorica: la bambina deve limitare l’uso dei dispositivi elettronici e tornare ad abbracciare uno stile di vita sano, giocando all’aperto e respirando aria pulita.

I genitori avevano seguito il consiglio e avevano intimato alla piccola Vibria di mettere da parte il tablet e andare tutti i giorni a giocare nella piazza del quartiere. E in effetti la situazione sembrava migliorata: la postura era tornata corretta, l’accenno di gobba era scomparso, la vista era riposata, e la ragazzina aveva anche smesso di raccontare le ultime imprese di Cicciogamer. Tutto bene, quindi, se non fosse per un improvviso attacco di vomito e diarrea che i genitori avevano inizialmente attribuito all’ascolto dell’ultimo album di Salmo. La diagnosi, invece, si è rivelata impietosa: la bambina, a causa della drammatica emergenza rifiuti della Capitale, ha contratto il colera. E non un colera qualsiasi, ma il temibile ceppo della Sierra Leone, un ceppo ormai scomparso ovunque, anche dalla Sierra Leone, tanto che i sierraleonesi, da ieri, lo chiamano il ceppo di Roma.

La dinamica del contagio è stata ricostruita in maniera attendibile: la bambina stava cercando di catturare quello che lei pensava fosse un Pokémon – ma che in realtà era un sorcio grande come un setter irlandese – e nell’inseguirlo si è ritrovata a nuotare tra cumuli di rifiuti giacenti da mesi e ormai in fermentazione a causa del caldo. Una sorta di sottobosco fetido e putrescente dalla quale la ragazzina era riemersa solo dopo qualche ora. “Era come il sottosopra di Stranger Things ma pieno di vecchi materassi e avanzi di pizza al taglio”, ha dichiarato la piccola tramite una seconda bocca spuntata nel frattempo.

L’episodio ha messo in allerta i pediatri di Roma che hanno immediatamente emanato delle linee guida rivolte ai genitori: “Non fate uscire di casa i vostri figli. Lasciateli in poltrona, con il tablet, a seguire i loro youtuber preferiti, che è sicuramente meno pericoloso. A meno che non seguano Cicciogamer”.

Eddie Settembrini