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Renzi lancia un boomerang, ma quello si rifiuta di tornare indietro

Foto Credits: Youtube - Rai

Roma – Non sembra aver fine la solitudine che sta inesorabilmente circondando Matteo Renzi dopo la sua decisione di aprire la crisi di governo. Anche in una giornata poco movimentata come quella di oggi, dopo la sventata caduta – in piena pandemia – di un esecutivo del quale comunque non è né premier né ministro, i dispiaceri sembrano susseguirsi uno dietro l’altro per il pokerista di Rignano.

Renzi voleva uscire di primo mattino con il suo cane Fido per una seduta di jogging e divertimento, ma appena aperta la porta il suo fedele compagno ha preso a correre disperatamente fino a scomparire all’orizzonte. L’ex premier ha quindi deciso di lasciare a casa il guinzaglio, ma di andare comunque a correre.

La situazione però cominciava a farsi sospetta: lungo il tragitto verso il parco l’ex premier non ha incontrato anima viva per strada, nessuno a piedi, nessuna auto, nessuna bici, coincidenza surreale, anche volendo tener conto delle restrizioni causate dalla pandemia. Gli unici segni di vita sono stati il passaggio di un autobus a guida autonoma, senza passeggeri e senza autista a bordo, e un drone Amazon che è schizzato ad alta quota non appena avvistato dallo stratega fiorentino.

Arrivato alla zona verde poi, solitudine ancora più totale, ma non solo: sui prati erano abbandonati oggetti di ogni tipo come asciugamani, felpe, borracce, e persino oggetti di valore come borsette portafogli e cellulari, quasi come se le persone fossero repentinamente fuggite in preda al terrore, abbandonandoli sul posto. Il Napoleone toscano ha quindi afferrato un boomerang e lo ha lanciato stizzito, ma quello ha proseguito il volo senza tornare indietro, come a voler violare le leggi della fisica, pur di allontanarsi da lui. Il boomerang è poi svanito all’orizzonte, come Fido.

Durante il mesto rientro a casa sembrava finalmente arrivata una buona notizia per Renzi, il cellulare aveva preso a squillare, segno che qualcuno voleva parlare con lui. Ma appena ha risposto si è accorto che si trattava del suo secondo cellulare, che aveva in tasca, e da cui era partita per sbaglio la chiamata. In preda alla più cupa introspezione, il leader di Italia Viva ha quindi postato una vera e propria confessione su Facebook: “So che la mia posizione è impopolare e che mi ha creato un sacco di nemici, ma non posso farci nulla, ormai è una droga, però vi assicuro: faccio cadere quest’altro governo e poi smetto”. Il post ha ricevuto zero like.

Gianni Zoccheddu