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Renzi: “Ho fatto cadere il governo per una challenge su TikTok”

Pontassie (VE) – Si chiama “Tutte le mie sfide (su TikTok)” il nuovo libro-confessione di Matteo Renzi appena uscito dalle stampe (Editrice Viva, 2021) e già trovato in giro dopo le 22 (“Dico no a un’Italia in coprifuoco!” avrebbe esclamato il volume nei confronti di un paziente libraio che lo riponeva nella sezione “libri-confessione di Matteo Renzi”).

Come siamo arrivati fin qui – Sfogliando la voluminosa autobiografia verrebbe voglia di saltare subito alle ultime pagine, per scoprire le ragioni alla base delle (apparentemente) incomprensibili scelte politiche dell’ex premier che, nelle ultime settimane hanno portato alla crisi del governo Conte 2, ma anche per scoprire quale sarà la prossima sfida che la sempreverde promessa di Pontassieve sarà chiamata ad affrontare. Ma solo una lettura completa è in grado di rivelarci le vere ragioni di una carriera politica costellata di svolte improvvise, improbabili anglicismi e Marie Elene Boschi. Insomma, solo leggendo il libro dall’inizio saremo in grado di capire come siamo arrivati fin qui.

La email truffa – Nel 2010, il giovane Matteo Renzi riceve un’email, apparentemente da parte di Enel, per il rimborso di 80 euro. Il sindaco di Firenze, senza pensarci due volte, inserisce le sue credenziali nell’apposito form. Ma dopo pochi istanti, un nuovo messaggio lo avverte: Ora abbiamo accesso al tuo account Twitter. Se lo rivuoi indietro sano e salvo, devi fare qualcosa per noi. “Inizialmente ho creduto che fosse poco più di una burla – racconta nel primo capitolo – poi, sui miei account Facebook e Twitter è apparso questo status, “Matteo Renzi augura buon Ligabue ai fiorentini…” e ho capito che facevano sul serio

La prima sfida: “Rottamali tutti!”“Non ho mai scoperto chi si nascondesse dietro quei messaggi. Ma la sfida che mi lanciò non mi dispiaceva. Solo due parole ‘Rottamali tutti'” Ed è così che inizia l’avventura politica del promettente Matteo.

Mohammad bin Salman Al Sa’ud è come Caravaggio“Non ero l’unico ad aver ricevuto quei messaggi. Il misterioso mittente aveva scelto i politici rampanti più promettenti spingendoli a osare. Vinsi la sfida, questo lo sanno tutti, ma non arrivai primo. Per qualche mese fui beffato da questo principe ereditario, allora per me uno sconosciuto. Prendendo il potere prima di tutti i challenger fu nominato Master. Da allora è lui a lanciare le sfide e da qualche anno lo fa tramite TikTok. Ma non è il mostro che molti credono e credo davvero che sia il simbolo del nuovo Rinascimento saudita. Mohammad bin Salman è come Caravaggio: potrebbe aver ucciso qualcuno, ma non è per questo che passerà alla Storia.

Una sfida continua – “Così è iniziato un vortice di sfide sempre più elettrizzanti. ‘Parla per due anni tenendo la lingua tra i denti’ ‘Abolisci l’articolo 18’ ‘Infila la parola ‘Shish‘ in un discorso pubblico’, Lo ammetto. Non sono riuscito a vincere tutte le sfide. ‘Vinci un referendum con un quesito assurdo’ non mi è riuscito. Lì sono stato battuto da un vero bomber, come Cameron. Tanto di cappello. Quando vinse il suo referendum sulla Brexit, la mia prima reazione fu di sincero sbigottimento”.

La sfida più dura: “Lasciare la politica”“La challenge più difficile fu ‘lasciare la politica’. Lì Mohammad mi ha fatto proprio un bello scherzetto. È stata dura abbandonare la cosa pubblica e ritirarmi a vita privata. Ancora oggi, dopo oltre quattro anni lontano dalla politica, provo un forte dispiacere per tutti gli Italiani che non possono godere della mia guida”

La sfida più divertente: “Il Governo Conte-2”“Quel mattacchione di Mohammad! ‘Promuovi la formazione di un governo con forze politiche che hai sempre osteggiato e subito dopo fonda un partitino che gli metta i bastoni tra le ruote‘. Challenge: accepted” .

Rovescia il governo entro fine gennaio!” – E arriviamo a queste settimane. La sfida lanciata dal principe saudita è stata raccolta da molti concorrenti, al punto che avrebbe potuto destabilizzare mezzo mondo. “Trump ci ha provato in tutti i modi. Dai ricorsi pretestuosi ai Vichinghi a Capitol Hill. Mi dispiace, Donald: you’re fired. Ma pensate al povero Mark Rutte. Pur di vincere ha fatto cadere il suo stesso governo! Al fotofinish, proprio l’ultimo giorno a disposizione, la sfida è stata superata anche da Min Aung Hlaing con il colpo di Stato con cui ha deposto Aung San Suu Kyi. La mia soluzione è stata – ammettiamolo – più elegante”.

L’ultima sfida: “Rimetti in piedi il governo che hai fatto cadere” – Quando la crisi si stava ormai consumando, Renzi vola in Arabia Saudita per ricevere i complimenti dal Master e le nuove istruzioni “‘Adesso prova a formare un nuovo governo con Conte’ Mi fa il Principe. Io pensavo mi stesse burlando, il bischerone. E invece no. Vedremo come andrà a finire”

Francesco Conte