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Reddito di cittadinanza, Berlusconi propone di inserire le tasse tra le spese immorali

Reddito di cittadinanza, Berlusconi propone di inserire le tasse tra le spese immorali - Lercio
Foto da: https://flic.kr/p/8UbDWY
Milanello Due (MB) – È un Berlusconi che sembra quasi ringiovanito quello rientrato dalla clinica di ringiovanimento “Cavalieri e non” di Milanello Due (il centro sportivo appena realizzato per ospitare gli allenamenti del Milan Due, già noto come Monza).
Non appena uscito dagli spogliatoi del settore femminile, davanti ai microfoni di un’emittente locale, si lasciato sfuggire alcune succose rivelazioni: “Ho già detto e ribadisco che il centrodestra tornerà presto al governo. Siamo già al lavoro per l’acquisizione del 70% del Partito Liberale Italiano, recentemente retrocesso nella categoria cadetta ma che mi sembra promettente. Mi piacerebbe avere anche Sheva nella squadra”.
Incalzato dalle domande dei cronisti sul nuovo governo e sul reddito di cittadinanza, l’ex Cavaliere ha stupito tutti esprimendo il suo appoggio “condizionato” alla manovra. “Inizialmente pensavo che questo reddito di cittadinanza fosse una misura da comunisti che non hanno voglia di lavorare. Ma pensandoci meglio, potrebbe essere un modo per restituire ai cittadini moderati una parte di quello che i governi comunisti gli hanno sottratto negli ultimi 20 anni”.
Berlusconi ha però spiegato le condizioni dell’appoggio di Forza Italia alla misura: “Ha ragione Di Maio quando dice che il reddito di cittadinanza non può essere usato per le spese immorali. E tra queste spese immorali farei sicuramente entrare il porno: mi fanno pena quei poveri comunisti che stanno tutto il giorno e menarsela davanti ai loro giornaletti osé come La Repubblica o Il Manifesto. Un vero uomo le donne deve provarle dal vivo e comunque non deve pagarle. Io stesso non ho mai dato un centesimo ad una donna in cambio di sesso. Appartamenti, forse, cariche pubbliche, impieghi televisivi, magari anche denaro, ma non le ho dato del denaro. Per questo mi sento un vero femminista, al contrario di quel frocio di Bennet“.
Ma c’è un’altra voce che Berlusconi pretende debba essere inserita tra le “spese immorali” che non possono essere pagate con il reddito di cittadinanza: “Molti dicono che il gioco d’azzardo è una tassa sulla stupidità. E per questo Di Maio vuole giustamente combatterlo. Ma sapete quali sono le altre tasse sulla stupidità? Le tasse. Per tutta la mia carriera politica e professionale ho fatto di tutto per spiegare ai cittadini onesti che le tasse sono ingiuste e non vanno pagate. L’ho spiegato a parole e nei fatti, evadendo negli anni milioni e milioni di euro, nascondendoli in società offshore, scatole cinesi e lettoni russi. E qual è stata la pena che ho dovuto subire quando mi hanno condannato? Qualche mese a raccontare le barzellette ai vecchietti. Ma niente, la gente perbene si rifiuta di capire e continua a subire passivamente la logica infida che gli è stata inculcata negli ultimi 70 anni di regime comunista”.
Ed ecco l’illuminazione di Mr. B.: l’unico modo per impedire agli italiani poveri di uscire dal giogo delle tasse, è vietargliele.
“Sono pronto a chiedere ai miei di votare il reddito di cittadinanza se le tasse saranno inserite tra le spese immorali”. Via libera, invece, alle spese per le esigenze primarie: “Gli italiani dovrebbero poter spendere quei soldi per i beni di prima necessità: materassi, batterie di pentole in acciaio inox 18/10 e Mediaset Premium”.
Ora la palla passa al governo: se vorrà incassare l’appoggio degli azzurri, il tavolo delle trattative è aperto.
E secondo un’indiscrezione, lo stesso Berlusconi è pronto a chiedere il reddito di cittadinanza non appena avrà finito di intestare tutto a suo fratello Paolo.
Francesco Conte feat. Nicolò Premoli