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Qualità della vita tra le città cinesi, al primo posto Prato

Foto Credits: sailko Anja Disseldorp

Prato (中國, 中国) – Ha suscitato grande entusiasmo una notizia arrivata in Italia in questi giorni. Si è infatti conclusa un’accurata ricerca durata alcuni mesi sulla qualità della vita tra le città cinesi e a sorpresa in prima posizione si è classificata Prato.

La ricerca è stata condotta dal responsabile dell’Istituto di Statistica della Repubblica Popolare Cinese, So Kon Tah, e ha interessato tutte le città con almeno 50mila abitanti cinesi. Ufficialmente Prato conta poco meno di 200mila abitanti, di cui circa 23mila cinesi, che la rendono la seconda città italiana, dopo Milano, in questa graduatoria. Il suo inserimento nella classifica potrebbe essere stato dunque un errore, oppure – come a molti sembra più probabile – il conteggio italiano sarebbe fortemente sottostimato: basta che un paio di palazzi ben popolati siano sfuggiti all’anagrafe del Belpaese, per spiegare la piccola differenza.

Il risultato è stato accolto con legittima soddisfazione dal sindaco di Prato: non tanto quello “italiano”, Matteo Biffoni, al secondo mandato, quanto quello vero, il misterioso grande vecchio cinese che governa la città, conosciuto come Qi Son Mi, che ha ricevuto le congratulazioni direttamente dal Presidente Xi Jinping.

Tra le motivazioni per il primo posto spiccano le caratteristiche geografiche (clima mite, posizione ai piedi dei colli toscani) e culturali (quale altra città cinese può vantare una cattedrale in marmo del XII secolo?), ma anche quelle eno-gastronomiche: la fusione armonica tra la tradizione cinese e quella pratese ha dato vita a piatti prelibati. Tra i più blasonati troviamo gli spaghetti di riso al ragù di cinghiale, il farro alla cantonese, i bocconcini di chianina alle mandorle, i sedani ripieni al pangolino, senza dimenticare il caffè corretto al baijiu.

Nella Chinatown toscana si pensa ora a celebrare degnamente questo risultato straordinario. Voci di corridoio rivelano che Qi Son Mi sarebbe orientato a organizzare una festa per il Capodanno (qui si intende quello che nel resto d’Italia si chiama Capodanno Cinese, mentre il 31 dicembre si festeggerà in tono minore il Capodanno Italiano, NdR); si ipotizza addirittura che, in omaggio alla madrepatria, verrà costruita una Grande Muraglia Pratese che, per non spaventare la minoranza italiana, sarà realizzata in cantucci di Prato alla mandorla e nuvole di drago.

Andrea Michielotto