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Presidenza del Consiglio, il M5S propone Denis Verdini

Presidenza del Consiglio, il M5S propone Denis Verdini - Lercio

ROMA- Archiviata l’elezione dei Presidenti di Camera e Senato, il M5S vede il bicchiere mezzo pieno: da una parte, Roberto Fico a Montecitorio simboleggia una prova di forza e di carattere; dall’altra, l’elezione della berlusconiana Elisabetta Alberti Casellati, pur non essendo gradita alla base pentastellata, rappresenta comunque un’alternativa migliore del colera.

Adesso, però, è già tempo di pensare al governo. Il 3 aprile, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella darà il via alle consultazioni post-voto, iniziando – come preannunciato da Lercio – dal suo cardiologo. Lo scenario resta molto incerto, ma una cosa è chiarissima: per diradare la nebbia che avvolge Palazzo Chigi, sarà indispensabile un governo di larghe intese, unica alternativa al ritorno alle urne.

Il M5S non nasconde le proprie ambizioni di governo e, dopo un fugace scetticismo nei confronti delle alleanze durato appena 8 anni, adesso è disponibile a negoziare con chiunque sia dotato di apparato cardio-circolatorio.

L’idea di Luigi Di Maio è quella di invitare tutti i partiti attorno ad un tavolo e di individuare 10 punti da realizzare tramite un governo di scopo di stampo 5 stelle che sia sostenuto dal maggior numero possibile di parlamentari. In quest’ottica, il premier designato dovrà essere una persona accettatta trasversalmente, e i pentastellati hanno il nome giusto: Denis Verdini. In un primo momento Di Maio e i suoi fedelissimi avevano pensato a Cossiga o Pertini, poi si sono ricordati che erano morti e allora virato su Verdini, anche se qualcuno premeva comunque per Cossiga morto.

Il nome di Denis Verdini, secondo di Maio, metterebbe d’accordo tutti: il PD ritroverebbe un vecchio alleato, Forza Italia sarebbe felice dato che si tratta di un condannato per truffa e bancarotta, la Lega non metterebbe veti dato che non si tratta di un negro e il M5S svelerebbe finalmente il suo piano: non averne uno.

L’ipotesi, però, potrebbe creare delle spaccature all’interno del M5S. Alcuni parlamentari sembrano non gradire l’eventualità e, nel caso di elezione di Verdini, hanno già annunciato azioni eclatanti, tipo iniziare una frase con “Secondo me”.

A. B.