Cerca
Close this search box.

Poliziotto indossa la mascherina rosa e non riesce più a smettere di cantare YMCA

ROMA – Attimi di terrore durante l’ultima puntata del popolare quiz in prima serata su Rai Uno “Tali e Quali” di Carlo Conti. Ma oltre che dal look di Cristiano Malgioglio – travestito da Antartide in disgelo, con tanto di pezzi di pack addosso, testa mozzata di orso polare sulla spalla e chiazza d’acqua che lo seguiva ovunque, in parte percolante dal suo bassoventre – la trasmissione è stata sconvolta anche da un improvviso fuori programma che ha lasciato tutti di stucco.Un concorrente di Napoli, Noscheso Alighieri, 28 anni, si è presentato come imitatore del grande Luigi Tenco, l’indimenticabile cantautore che Morgan finge sempre di conoscere. Noscheso ha eseguito alla perfezione il brano “Ciao amore, ciao”, che Tenco portò all’Ariston di Sanremo nel 1967. La cura dei particolari nella sua esibizione era stata molto apprezzata: per somigliare il più possibile al cantautore di Cassine di quella edizione del Festival, Alighieri era riuscito anche a perdere la sua pigmentazione naturale (presentandosi in b/n, privo di colori) e aveva perfino stretto amicizia da cinque anni con Gino Paoli, per poi romperla all’improvviso dando la colpa a Stefania Sandrelli.Sebbene la giuria avesse apprezzato molto la performance, nella classifica finale Alighieri era stato superato dall’imitatrice di Orietta Berti, che si era esibita cantando “Io tu e le rose”. Dopo aver letto la graduatoria, nello studio è risuonato chiaramente un colpo di pistola: Noscheso si era suicidato con un colpo alla testa. Il momento di gelo, inevitabile, è stato rotto solo dalla battuta di Giorgio Panariello: “O ragazzi, perché non parlate? Ih ccos’è questo TEMPO MORTO? ahahahah” che ha indotto uno degli altri concorrenti ad afferrare la pistola di Alighieri e fare fuoco verso il comico toscano (l’arma era scarica, purtroppo).Compresa la gravità della situazione, lo studio è esploso in un’incredibile ovazione, che ha indotto Conti a lanciare il suo famoso “Guardate, una standing ovation!!”. In mezzo a incontenibili applausi, Loretta Goggi ha commentato “Un colpo di pistola tecnicamente perfetto! Non ha stonato nemmeno una volta durante l’esplosione del colpo, ha tenuto bene la nota: chapeau!”, Panariello ha detto: “Bellissimo, bellissimo suicidio nello stile della scuola genovese di Tenco! Che cura dei dettagli! Oh ragazzi, questi sono dei dilettanti ma davvero sembrano che facciano questo mestiere sul serio! Questo sembra che si ammazzi da una vita! Un professionista delle pistolettate ‘ni ccranio, bravo!”. L’ospite speciale, il consolidato duo composto da Biagio Izzo e il suo setto nasale colpevole di abigeato, ha detto qualcosa che sarà decifrato dagli psichiatri nel prossimo quinquennio, mentre Malgioglio ha dichiarato, lapidario, “Ho incontrato Luici Tengo nel 1967, al bar dell’albergo di Sanremo la sera in cui si uggise. Gli ho raggontato uno dei miei famosi anettodi sudamerigani – combinazione, pogo topo si è shparato. Lo conoscevo bene Tengo, e quinti non posso che dire: Bravissimo, ma hai fatto shghifo”.L’entusiasmo con cui è stato accolto il gesto ha portato la giuria a rivedere completamente la classifica, che si è ribaltata in favore di Alighieri, dichiarato vincitore della puntata per acclamazione. Il cadavere è stato poi portato in trionfo durante i saluti finali, ma nonostante gli altri concorrenti saltassero sui suoi polmoni per fare venire fuori qualche nota e fargli così eseguire nuovamente “Ciao amore, ciao”, non è uscito nemmeno un soffio dalla sua bocca. Noscheso parteciperà alla finalissima che si terrà la settimana prossima – insieme agli altri vincitori di puntata di questa spettacolare esibizione di “Tali e Quali” – animato meccanicamente da Morgan.

Indenevi (SAP) – Il sindacato della Polizia aveva previsto che quelle forniture di mascherine di colore rosa non avrebbero portato a nulla di buono. “Non si tratta di un pregiudizio sul colore”, avevano spiegato in una lettera indirizzata al capo della Polizia richiedendone la rimozione immediata, “è più una questione di decoro”.
Parole cadute nel dimenticatoio e che solo ora trovano un senso, dopo la denuncia di Enrico Anzalone, poliziotto di stanza a Siracusa e con oltre 20 anni di servizio che, dopo aver indossato per 8 ore le nuove Ffp2 rosa, da tre giorni non riesce a smettere di canticchiare il celeberrimo brano dei Village People “Y.M.C.A.” nemmeno durante le fasi più intense del suo lavoro.

Il SAP aveva sottolineato che quell’abbinamento cromatico non era coerente con il resto della divisa. Il rosa, si legge sulla rivista Grazia, “è un match perfetto con bianco e nero ma anche con tanti colori vivi come verde, viola, arancione, azzurro, giallo, marrone e inaspettatamente si abbina bene anche con il rosso, creando una combo particolare e molto modaiola, ma non con il grigio e il blu notte delle nostre divise. Lo stesso sindacato si era espresso anche sull’inadeguatezza della gradazione scelta, che fornirebbe una parvenza di minore autorevolezza, per il particolare periodo storico, per il pregiudizio che alcuni nutrono nei confronti delle Forze dell’Ordine e per il fatto che il rosa non va più di moda dal 2000. Per non destare sospetti sul contenuto omofobo della missiva rivolta al capo della polizia era chiaramente specificato: “Avremmo accettato dal fucsia allo shocking, comprese le tonalità pesca e fragola ma assolutamente NO CIPRIA E CONFETTO, Cause’ he’s a hot cop Hottest cop on the disco scene”.

Vittorio Lattanzi