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Parlano i nuovi negazionisti campani: “Se una cosa non si può friggere allora non esiste”

FRITTAMAGGIORE – Siamo scesi in piazza quest’oggi come inviati per raccontare il corteo di una nuova frangia di negazionisti che si è formata di recente in Campania. Abbiamo incontrato anche qualche no-vax, no-5G, no-farinaintegrale ma con diverse ideologie rispetto a quelle del complottismo tradizionale.

Durante la manifestazione ci siamo protetti con mascherine e con carta da cucina assorbente. Il motivo è presto detto: questi complottisti si nutrono di frittatine, montanare, arancini, crocchè, cuoppi, ciurilli, paste cresciute, ma affermano che la sfera edibile è molto più ampia. Questa propensione culinaria ha portato a estendere la biblica incredulità di San Tommaso che, ricordiamo, credeva solo a ciò che vedeva: i nuovi negazionisti credono soltanto a ciò che friggono.

Incalzati su altre tematiche non hanno tardato a fornire le loro risposte sui temi di più stretta attualità: “I morti nei Tg sono inventati! Tutti inventati! Per caso avete aperto le bare per vedere dentro? Noi sappiamo che si può morire solo di sindrome metabolica, di obesità o diabete”. Abbiamo chiesto se le mascherine invece debbano essere indossate: La mascherina serve solo ad asciugare l’olio in eccesso dai panzarotti.

Mancava all’appello un’ultima disamina, quella sui vaccini: “Noi sulla dittatura sanitaria non abbiamo prove, o meglio, non prendiamo in considerazione prove che non si possano friggere – per poi concludere il ragionamento – “I vaccini sono inutili, non fanno male ma neanche fanno bene, ad ogni modo ci atterremo alle indicazioni di Governo e vaccineremo i nostri figli facendo prima friggere il contenuto della boccetta”.

La conseguenza logica di questa nuova prospettiva negazionista è quindi la non esistenza del virus SARS-CoV-2 in quanto non è possibile ripassarlo in padella. Secondo coloro che sono scesi in piazza “Bill Gates se l’è lasciato sfuggire a una cena aziendale a base di arancini, c’è il video su Youtube!”

Prima di lasciare la manifestazione abbiamo fatto visita a “Gennaro ‘O spunzator’”, una storica friggitoria che, nel retro, ha un accesso diretto a un laboratorio d’analisi per la verifica dei trigliceridi. Gennaro è l’attuale portavoce del Movimento della frittura e ci ha rivelato i 3 metodi empirici per stabilire se qualcosa esiste realmente.

  1. L’immersione: si prende una friggitrice, si porta l’olio a temperatura e si immerge totalmente l’elemento da verificare. Dopo pochi minuti si preleva, se l’elemento appare dorato allora esiste.
  2. La padella: si usa una padella, il livello dell’olio deve raggiungere circa la metà dell’altezza dell’elemento, in questo caso dovrà essere rigirato a metà cottura. Se l’elemento diventa scrocchiarello allora esiste.
  3. Saltato: detto anche metodo lionese, con solo un filo di olio raso sul fondo della padella. L’elemento va fatto saltare più volte fin quando non appare nella sua essenza. Se dopo 10 minuti non vedete nulla di commestibile allora significa che non è mai esistito.

Mattia F. Pappalardo