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Ospedale lampo in Cina: già morti sei operai prima dell’inizio dei lavori

WUHAN –  “Siamo in ritardo con le morti sul lavoro ma non possiamo fermarci ora, abbiamo un crono-programma da rispettare” ha affermato con decisione Li Keqiang, il Premier cinese che,  arrivato in visita nella cittadina capitale della provincia di Hubei, ha chiesto di accelerare i lavori per il nuovo ospedale, ribattezzato l’Ospedale dei Record, dedicato al trattamento dei pazienti affetti da virus 2019-nCoV. Il Premier, dati alla mano, parla di numeri: “Per un lavoro così mastodontico portato a termine in 10 giorni le statistiche fanno una previsione di 19 morti sul lavoro, ma con l’impegno di tutti riusciremmo a ottenerle in 6 giorni”.

Progettisti e ingegneri sono già all’opera per trovare un modo per sopperire alla mancanza di morti sul lavoro che vada di pari passo con la progettazione dei lavori, ma che allo stesso tempo anticipi gli eventuali ritardi che potenziali morti bianche a lavori iniziati avrebbero potuto procurare alla costruzione in corso d’opera. Per questo, l’ipotesi iniziale era quella di far capitare le prime 6 morti sul lavoro nel giorno della posa della prima pietra, che per la provincia di Hubei corrisponde a un pilastro di cemento armato prefabbricato di 600 tonnellate utilizzato come rampa di ingresso a 8 corsie per i mezzi di soccorso, che avrebbe dovuto essere appunto appoggiato sopra i primi 6 operai. Però poi, vista l’attenzione dei media internazionali aumentata a causa del virus, il Presidente cinese e il Premier hanno deciso di cambiare strategia optando per la diversificazione delle morti.

Il Premier si è inoltre fermato per un breve incontro, il tempo di finire il parcheggio sotterraneo, con il ministro della Commissione Sanitaria nazionale per assicurarsi delle condizioni degli operai morti. Prima di ripartire per Pechino ha voluto motivare tutti i lavoratori con un ultimo saluto citando loro un antico proverbio cinese: “Non esiste casa di signore che non c’abbia pisciato un muratore”.

Nel frattempo sono arrivate le ultime indicazioni dei tecnici: i primi, due progettisti, dovrebbero morire arrotolati nei fogli A0 roventi usciti dal plotter, a seguire 3 operai decapitati durante il taglio del nastro della prima ala e nelle successive, poi toccherà alle ruspe e infine avverrà un bungee jumping dalle gru fino al completamento dell’ultima ala che sarà proprio dedicata alle migliaia di lavoratori che hanno permesso tutto ciò e dove gli stessi si auto-ricovereranno al termine di questa grande impresa visto che quando leggerete questo articolo, le squadre di imbianchini staranno tinteggiando le pareti con i reparti già in funzione.

Vittorio Lattanzi

N.B.: L’articolo è stato realizzato nel tempo record di 18 secondi ma le autorità cinesi continuano a minimizzare