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Nuovo incidente allo zoo: Salvini cade nel recinto dei babbuini e diventa capobranco

Nuovo incidente allo zoo: Salvini cade nel recinto dei babbuini e diventa capobranco - Lercio

Verona – “Me la sono cavata grazie alle mie proverbiali doti oratorie”. È questo il commento a caldo del segretario della Lega Nord, europarlamentare e nuovo maschio dominante di un branco di scimmie infoiate del Parco Natura Viva di Bussolengo (VR), Matteo Salvini.
Il leader politico si trovava nello zoo per una tappa del suo tour elettorale in vista dei ballottaggi alle amministrative. La sua missione era convincere tutti i primati residenti (nel parco sono presenti non solo babbuini, ma anche gibboni, gorilla, scimpanzé e neo fascisti vari, NdR) della bontà delle proposte della Lega.

Salvini stava illustrando alle scimmie tutte le caratteristiche che lo accomunano a loro: il temperamento aggressivo, il Q.I. a due cifre, l’incapacità di formulare pensieri troppo complessi (ma su questo diverse scimmie hanno storto il naso, NdR) e l’abilità di succhiare formiche da un bastoncino. E proprio nel tentativo di mostrare il suo talento in questa tecnica, si è sporto troppo da una staccionata per afferrare un ramoscello, ed è caduto dentro il recinto dei babbuini.

Dopo un primo momento di sbigottimento, il Segretario ha fatto ricorso a tutta la sua memoria per declamare passi del suo libro “Secondo Matteo”, riuscendo a calmare la folla minacciosa di scimmie che gli si era avvicinata. La sequela di sillabe senza senso, grugniti e improperi che abbondano nel best seller hanno subito aperto una breccia nel cuore dei babbuini, che lo hanno acclamato come maschio dominante di tutta la comunità presente nel recinto (anche se alcune malelingue affermano che la promozione di Salvini a capobranco sia stata favorita dai problemi di salute del precedente leader del gruppo, l’anziano babbuino Silvio, i cui recenti problemi cardiaci lo hanno costretto ad un trapianto di cuore umano, NdR). Ottenuta l’investitura Salvini ha invitato i babbuini ad un comportamento più sobrio negli ultimi giorni di campagna elettorale: “Passate le elezioni, al Congresso della Lega avremo tutte le occasioni per urlare e appenderci ai lampadari”, ed è uscito indisturbato dal recinto.

In serata l’europarlamentare ha voluto minimizzare l’episodio: “Mi piace il contatto diretto con i miei elettori; forse in questo caso ho un po’ esagerato, ma per fortuna è andato tutto bene. Spero solo che la Isoardi non diventi troppo gelosa del mio nuovo harem”.

Gianni Zoccheddu