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Novità sui voli Ryanair: da maggio in cabina anche i venditori di rose

Novità sui voli Ryanair: da maggio in cabina anche i venditori di rose - Lercio

DUBLINO (Tax Free) – Da lunedì 14 maggio cambieranno le regole ancora sui voli Ryanair: in cabina saranno riservati dei posti in piedi anche ai venditori di rose, principalmente bengalesi ma aperti anche ad altre etnie. E’ questa la nuova idea di Michael O’Leary, il proprietario della compagnia irlandese, che per aumentare gli introiti consentirà la vendita dei fiori su ogni tratta aerea della compagnia.

Ciò che non farà piacere ai passeggeri sarà sicuramente il fatto che il venditore di rose, dopo aver ricevuto un “No Grazie!” da ciascun ospite a bordo“, spiega direttamente O’Leary lanciandosi da un aereo col paracadute, “Continuerà ad offrire i propri fiori sino ad un minuto prima dell’atterraggio, per cui si prevede che in un volo classico, come per esempio Milano-Catania della durata di un’ora e dieci minuti, saranno almeno 45 i “No grazie” pronunciati per ogni passeggero. Che al quarto giro si tramuteranno in “No” secchi, poi scadranno in un “No, eccheccazzo”, e infine, presi per sfinimento, si arriverà ad un “Io te le brucio quelle rose di merda, maialino soprannaturale


L’accordo prevede che il venditore divida con la compagnia low cost irlandese il 50% degli introiti guadagnati,
ma della novità, non sono particolarmente felici gli assistenti di volo i quali ritengono che i concorrenti bengalesi possano ridurre l’ammontare delle loro vendite di Gratta e Vinci, profumi, cibi freschi, pacchetti vacanze, biglietti per le partite dell’Inter e l’ingaggio di Gabigol.

Già è difficile far entrare gente di centocinquanta chili in quei sedili minuscoli“, spiega Jack Bauer, assistente di volo che voleva rimanere anonimo, “Mo’ ci ritroviamo anche a combattere contro i venditori di rose per spillare dei soldi ai poveri passeggeri. Purtroppo l’azienda ci costringe a vendere almeno un pasto, uno stuzzichino, otto gratta e vinci, una multiproprietà e cinque whisky a tratta, sennò ci decurtano lo stipendio. E’ una situazione paradossale, così tanto che quasi mi conviene andare a lavorare ad Amazon: certo, hai bisogno del pannolone perchè sennò non ti fanno andare in bagno, ma almeno è più umano“.


Anche per i venditori di rose, però , c’è un quantitativo minimo di prodotti da vendere: “Almeno quindici rose a tratta“, spiega Saadi Al Gheddafi Hussein Saddam Barack Obama Muahalla Omar, “E se non le vendiamo ci tocca fare il ritorno in stiva insieme ai bagagli a mano dei viaggiatori che non hanno acquistato la priorità all’imbarco“, una situazione che farebbe paura a tutti ma non a Saadi etcetera etcetera: “Non vedo l’ora di salire su un aereo e offrire le rose anche a chi cerca di dormire. Mi piace svegliare le persone e non mi spaventa il fatto che non riuscendo a raggiungere gli obiettivi di vendita, possa viaggiare in stiva, d’altronde è il modo in cui sono venuto in Europa. Mi ricorda i bei tempi in cui frequentavo i trafficanti di esseri umani…

In realtà“, si intromette il Presidente O’Leary, “se capiti di fianco in aereo ad una donna sei obbligato a comprare una rosa e ad offrirgliela, è scritto in piccolo nelle centoventiduemila clausole che compongono il nostro biglietto aereo, e facciamo in modo che i maschi vadano sempre nel sediolino centrale in modo da fargliene comprare due ogni volta. Lo facciamo solo per tenere i prezzi bassi, mica perchè ci piace guadagnare“, afferma O’Leary tuffandosi in un mare di banconote.

 

Davide Ruggeri & Davide Paolino