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Norton lancia il suo vaccino: “Iniezione gratis, ma dopo tre mesi immunità a pagamento”

Foto Credits: Lercio - parody

Mountain View (BARI) – L’offerta di vaccini anti-Covid si allarga oggi ad un nuovo prodotto appena immesso sul mercato. A lanciarlo, la celebre azienda statunitense per la sicurezza informatica NortonLifeLock. L’amministratore delegato, Edward Norton, ha spiegato in conferenza stampa la scelta di impegnarsi in un settore tanto diverso, rispetto a quello che ha reso famoso il marchio: “L’industria farmaceutica in questo periodo storico non gode di grande fiducia tra la popolazione. Abbiamo quindi deciso di mettere a disposizione la nostra esperienza per arrivare a quelle persone che hanno dei dubbi sui vaccini già in circolazione. E poi se Pfizer può occuparsi di 5G, noi possiamo occuparci di vaccini, no?

L’azienda applicherà al nuovo vaccino lo stesso modello di marketing già adottato con successo per i propri software antivirus. “La somministrazione sarà gratuita, accessibile a tutti – spiega ancora Edward Norton – e sarà sufficiente una sola dose. Ma dopo i primi tre mesi di prova gratuita, i vaccinati dovranno rinnovare il proprio abbonamento”.

E se non lo faranno? A questa domanda, ha risposto il responsabile scientifico del progetto, il Prof. T. Durden: “Chi non sottoscriverà l’abbonamento perderà l’immunità dal COVID-19 e comincerà a soffrire di forfora. La forfora è una cosa che abbiamo aggiunto noi, per sollecitare la sottoscrizione”.

Ma cosa accadrà realmente se qualcuno dovesse dimenticarsi di rinnovare l’abbonamento? Secondo Durden non c’è da preoccuparsi: “Invieremo degli avvisi quotidiani che gli utenti – o meglio, i pazienti – visualizzeranno direttamente nel proprio cervello grazie al microchip installato con il vaccino, già a partire dal giorno della somministrazione. Man mano che ci si avvicinerà alla scadenza, gli avvisi saranno sempre più allarmistici, effetto garantito grazie al rilascio di alcuni ormoni iniettati assieme al vaccino. Se dopo la scadenza i pazienti non si saranno adeguati, oltre alla perdita dell’immunità e alla forfora, riceveranno banner sempre più insistenti, fino a quando capitoleranno o si prenderanno a pugni nel vano tentativo di disattivarli”.

Una strategia commerciale che punta molto sull’effetto intimidatorio degli avvisi, piuttosto che sul passaparola. E d’altra parte, nessuno aveva mai sentito parlare del vaccino Norton, fino ad oggi. Si tratta di un caso, o di una scelta deliberata? La risposta del Prof. Durden non lascia spazio a dubbi: “Prima regola del nostro vaccino; mai parlare del nostro vaccino”.

Francesco Conte