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Napoli. In vendita profumo di candeggina per far credere di aver sanificato

NAPOLI – La sanificazione dei locali aperti al pubblico, come previsto dalla normativa anti-coronavirus, è un’attività molto importante e accurata. È per questo che a Napoli hanno deciso di eluderla, ricorrendo alla solita per nulla oleografica “arte di arrangiarsi”. “Io tengo ‘stu negozio dal 1943, da prima che nascessi – confessa A. Piantedosi, genuflessaio del quartiere Sanità – vendo rotule, nuove o usate, che servono per esprimere la propria devozione alla Madonna del Piennolo, protettrice dell’omonima pummarola. Te le metti e eviti di consumarti le tue, ne ho di tutte le taglie e qualità”.

Armando P., si è trovato in difficoltà negli ultimi tempi, a causa del lockdown, perché sono diminuiti drasticamente i clienti, probabilmente a causa del fatto che il negozio era chiuso. “Adesso, dopo tutto questo tempo senza nessun incasso – continua Don A. – ho riaperto… e dovrei pure pagare per sanificare? Ma vuje sit’ tutt’ sciem! Io mi ribello! Per chi mi avete preso, per Paperon de’ Paperoni? È vero, tengo le piume sul culo ma è un fatto privato”.

È per questo motivo che il noto esercente ha escogitato un sistema apparentemente perfetto di aggiramento delle norme. “Quando la gente entra, che ne sa se è stato tutto sanificato? Quella vede tutto pulito e profumato e dice ‘è sanificato! Senti, senti che odore di candeggina! È talmente forte che non sento nemmeno più le mie puzze!’. E allora io mi sono inventato il ‘profumo alla candeggina’: la mattina ne spruzzo un po’ per tutto il negozio, così chi entra annusa in giro, sente quel fetore, si rassicura e compra un sacco di rotule felice e contento. Risultato assicurato!” garantisce Piantedosi, che aggiunge “lo volete il menisco di Balotelli? Lo tengo nel retro, è originale certificato eh, si capisce che è suo perché se ve lo mettete poi cominciate a fare nu sacc e strunzat”.

Ma come è venuta l’idea del profumo di candeggina, già battezzato Candeggiel n. 5, a questo eclettico individuo? “È presto detto – spiega Armando, che nel tempo libero si fa chiamare Gaetano – ho tratto ispirazione dalla vita quotidiana. Io mica perdo tempo a lavarmi, io mi spruzzo in bocca il profumo e così fingo di essermi lavato i denti, mi metto il deodorante e fingo di essermi lavato le ascelle, e così via. Ho perfino un metodo per simulare il bidet, ma non starò qui a farvi vedere contro cosa sfrego lo scroto per farlo sembrare fresco fresco. O lo volete vedere?”.

E Candeggiel n. 5 sta avendo già un grande successo, permettendo a Piantedosi di fare ottimi affari, addirittura superiori alla vendita delle rotule. Lo hanno infatti già acquistato parecchie pizzerie, ristoranti, tabaccai e negozi per camorra. “Funziona benissimo – racconta un pizzaiolo che preferisce rimanere anonimo o gli sparano in fronte – io una volta l’ho messo pure sulla pizza, per sbaglio, ma la gente ha gradito tantissimo al punto che oggi servo la ‘ pizza candeggina’, per mangiare pulito condendo proprio con candeggina. Ma non vera candeggina! Che ha capito! Uso una miscela su cui spruzzo profumo di candeggina per far credere che sia candeggina! Ma in realtà è solo acqua e acido solforico”.

“Vedi figlio mio – conclude Piantedosi scoprendosi mio padre – alla gente importa solo l’apparenza della sicurezza, non la sicurezza in sé. Tu dagli l’illusione e sarà felice. Lo diceva pure il poeta, là, Ugo Fracchiolo. Un giorno capirai o, comunque, profumerai come uno che ha capito”.

Stefano Pisani