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Morti bianche, Putin manderà oppositori politici a lavorare nei cantieri italiani

Foto Credits: kremlin.ru

Putingrado (Kiev per gli occidentali imperialisti) – Secondo fonti della portineria del Cremlino, Vladimir Putin starebbe pensando di adottare una nuova strategia verso i suoi oppositori dopo la morte “sospetta” di Alexei Navalny, suo principale antagonista. Il Presidente della Federazione russa sarebbe turbato dalle insinuazioni che ipotizzano un suo coinvolgimento nella tragedia e dalle molteplici manifestazioni di piazza contro di lui. Secondo un fedelissimo, ogni fiaccolata sarebbe un colpo al cuore per un uomo con una sensibilità così spiccata.

Putin non riesce a capire come possa essere additato responsabile della morte di Navalny, solo perché c’è stato un precedente tentativo di avvelenamento, la successiva incarcerazione in un gulag al Polo Nord, il decesso in circostanze misteriose e infine l’occultamento del cadavere, negato alla famiglia.

Per i prossimi oppositori quindi l’ex colonnello del KGB starebbe pensando a un trattamento altrettanto efficace ma che desti meno sospetti. La prima ipotesi è stata quella di obbligare i suoi oppositori politici a formare una squadra di base jumper acrobatici, ma gettarsi tra le cime rocciose del Caucaso con la tuta alare è stata ritenuta un’attività troppo sicura; senza contare che il team avrebbe potuto usare un nome di sicuro richiamo, come “Ali della Libertà”.

I consiglieri del Cremlino hanno quindi trovato qualcosa di più rischioso: lavorare come operai in Italia. I prossimi antagonisti di Putin saranno quindi inviati in qualche cantiere nello Stivale, confidando nelle opache catene di subappalti, nelle gare al ribasso, nell’assenza di basilari dispositivi di sicurezza e nella mancanza di controlli che caratterizzano il Belpaese.

A una squadra speciale sarà inoltre affidata una missione estrema: recuperare da Villa Certosa il lettone di Putin donato a Berlusconi. I pericoli in questo caso sono costituiti principalmente dal fatto che nel lettone potrebbero trovarsi ancora alcune olgettine da tempo irreperibili, e che durante il recupero potrebbero accadere improvvise eruzioni del finto vulcano, che sembra andato fuori controllo: si teme infatti che il Cavaliere si sia portato il telecomando nella tomba.

Andrea Michielotto & Andrea Bonechi

(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al sostegno di Box, Giuseppe Lastaria e Dario Cecchini)