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Miracoli, la donna schiaffeggiata sulla mano dal Papa guarita dal tunnel carpale

Miracoli, la donna schiaffeggiata sulla mano dal Papa guarita dal tunnel carpale - Lercio
foto: Wikipedia)

Roma (SCV) – “豬神!” “Zhū shén!” “Santo! Santo subito!” È incontenibile la gioia mista a fede mistica di Wéiduōlìyǎ Lā tǎn qí, la donna asiatica amorevolmente percossa dal Santo Padre in piazza San Pietro, dopo il consueto Te Diegum di fine anno.

“Da mesi la sindrome del tunnel carpale mi impediva persino di farmi il segno della croce – racconta Wéiduōlìyǎ intervistata da Radio Vaticana, la radio che sprigiona santità ad altissima frequenza – così mi sono recata in Vaticano per chiedere una grazia a Papa Bergoglio: per essere in prima fila ero in piazza da una settimana! Quando mi è passato davanti, Francesco ha subito capito il mio problema e con la sola imposizione delle mani, manco fosse la reincarnazione di San Raul da Cremona, mi ha prontamente miracolata, anche se inizialmente è sembrato a tutti, me compresa, che fosse infastidito. 
Solo stamani, quando mi sono recata in ospedale per l’intervento al nervo mediano programmato da tempo, ho scoperto che invece era un’insolita benedizione: la dolorosa infiammazione era sparita e tutto ciò che mi restava sulla mano era il segno dell’anello piscatorio! I medici del Fatebenecongiunti, constatato l’avvenuto miracolo, non hanno dovuto far altro che avvisare la Congregazione delle cause dei santi e la redazione di Famiglia Cristiana, come da protocollo”.

A miracolo segue miracolo: sull’altra emittente cattolica, Radio Maria, il direttore Padre Livio ha addirittura interrotto uno dei suoi strali contro le unioni civili (che causano i terremoti in centro Italia) per annunciare il primo prodigio certificato DOC di Papa Francesco: “Altro che Medjugorje! – ha esclamato l’ipertrofico narratore dei presunti miracoli ivi avvenuti ma nemmeno riconosciuti dalla Santa SedeHo scritto 30 libri sul nulla!”. Subito dopo ha proposto la santificazione immediata del Papa guaritore, ovvero la causa che perorerà nei suoi prossimi 30 libri.

Ma il sempre umile Francesco si è invece scusato per aver ceduto alla vanità di usare i superpoteri papali: “La salvezza di Gesù non è magica, ma paziente: i miracoli cioè vanno centellinati, o i fedeli li pretenderanno. Invece devono pregare a lungo per averli. Chiedo scusa se a volte perdo il controllo: anche quando prometto un pugno a uno, in realtà vorrei solo guarirlo”.

Patrizio Smiraglia