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Max Pezzali cacciato via da karaoke: “Non teneva il tempo”

Max Pezzali cacciato via da karaoke: “Non teneva il tempo” - Lercio
(Foto: Franfranco di Giangiovanni)

San Soccomela! di Romagna – Che Max Pezzali abbia qualche problema con la ritmica è sotto gli orecchi di tutti. Basta ascoltare, anche distrattamente, le sue canzoni per rendersi conto che spesso c’è qualcosa che non va: alcuni versi risultano, infatti, artificialmente forzati in un numero di battute che proprio non li potrebbero contenere.

“Il problema è complesso – spiega il professore di conservatorio Sciuberto Pentagramo – dovendo usare una similitudine comprensibile anche dai non addetti ai lavori, direi che è come voler infilare una semicroma in una bisdrucciola usando come chiave di volta un si-bemolle!”

Tuttavia pochi avrebbero immaginato una contestazione così plateale all’ex leader degli 883. Max stava cantando proprio Tieni il tempo, un brano della sua vecchia one-and-a-half-man-band, alla pizzeria La bufalina d’oro, durante la festa di compleanno della ragazza del cugino del portapizze. Fin da subito è apparso impacciato, quasi goffo come al solito, nel seguire il testo che si illuminava sul maxischermo, fallendo epicamente l’attacco di ogni strofa. Il pubblico ha iniziato a rumoreggiare, finché Max non ha clamorosamente perso il tempo, mentre cantava:

“Tieni il tempo
con le gambe con le mani
tieni il tempo
non fermarti fino a domani
tieni il tempo
vai avanti e vedrai
tieni il tempo
il ritmo non finisce mai”

A quel punto, per placare i buuu e il lancio di sottaceti, Marco Mazzurca, titolare della pizzeria, ha staccato la spina del karaoke e fatto allontanare il cantante con una muta di rottweiler latranti.

Dopo essersi diretto a nord, sud, ovest ed est Max si è fermato in un parco pubblico. Trattenendo a stento le lacrime ha confessato a una vecchia signora, seduta su una panchina, che per incidere quella canzone era stato intubato in un metronomo per tre giorni e che, ancora oggi, deve ricorrere a questo espediente per ogni registrazione, perché soffre di una rara forma di aritmia-ipermetrica-melodica-cronica-degenerativa-bilaterale-sinistra, nota anche come “Sindrome sfasciatimpani” o “Sindrome di Claudio Cecchetto”. La signora si è dunque alzata, ha dato una pacca sulle spalle al cantante e si è ricongiunta con il gruppo di sordomuti. La festa a La bufalina d’oro è stata comunque salvata da un gruppo di cantanti nettamente più bravi di Max: i rottweiler.

Davide Landi