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Interrotta catena di sbadigli che andava avanti dagli Europei di Curling del 1997

BETTOLA (PC) – Si è concluso forse nel peggiore dei modi il viaggio intorno al mondo del più longevo degli sbadigli che, nato in diretta durante i Campionati Europei di Curling del 1997, si è spento inaspettatamente e impietosamente durante una metafora di Pierluigi Bersani pronunciata nel bel mezzo di un comizio nel suo paese natale.

Lo sbadiglio record ha vagato negli angoli più remoti della Terra per poi riapparire negli avvenimenti più importanti dell’ultimo ventennio e forse è stato proprio questo il segreto della sua longevità: una vita vissuta provocando la pandiculazione delle più illustri figure degli ultimi 20 anni, tanto di meritarsi l’appellativo di “Sbadiglio dei Vip”.

Da Wojtyla a Kim Jong Un, passando per Angus Young, Barack Obama, Valentina Nappi, Cristiano Ronaldo, lo sbadiglio non ha sempre avuto vita facile, rischiando di sparire in diverse occasioni. Come per esempio durante la magica notte della finale di Berlino o durante il cambio Lira/Euro (salvato in extremis da un euro-convertitore) e persino a un festino ad Arcore dove invece fu letteralmente miracolato da una proiezione di Baarìa.

Amava l’Italia ma aveva una grande conoscenza del mondo grazie ai suoi interminabili viaggi e sbadigliava correntemente in 8 lingue differenti. La sua dipartita ha colto tutti di sorpresa, specie perché avvenuta in un habitat estremamente favorevole agli sbadigli, dove nell’ultimo decennio aveva trascorso gran parte delle sue giornate di relax e dove riusciva a ricaricarsi mentalmente prima di ripartire.

Molto probabilmente lo sbadiglio dei Vip  si è spento a causa di un problema tecnico: la band headliner chiamata a chiudere il comizio di Bersani – gli ‘Augusto e i semiti del liscio’ – ha avuto problemi tecnici alla batteria (un doppio pedale ballerino) e con il distorsore Metal-Zone (problema che li ha costretti a rinunciare al Ballo di Simone e a Romagna mia) tanto da far accavallare musica e comizio di chiusura. Da allora non si sono avute più sue notizie.

La sua scomparsa lascia un grande vuoto e un senso di torpore in tutti noi ma la sua memoria vivrà per sempre nella prefazione del libro di Di Pietro e in questo articolo.

Vittorio Lattanzi