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Inclinano Madonna per sbaglio durante la processione: arrestato l’anziano che abitava di fronte

Inclinano Madonna per sbaglio durante la processione: arrestato l'anziano che abitava di fronte - Lercio

Mutosono (CT) – Il paese in festa, le scuole chiuse e i bambini felici e liberi di gironzolare di mattina; bancarelle di caramelle, mele candite, sigarette elettroniche e giochi che andavano di moda negli anni ’70 tutti al loro posto e il prete di zona, Don Mortacci, entusiasta perché stavolta ha organizzato tutto alla perfezione. Gli accollatori quest’anno sono stati scelti tutti nella palestra di zona e hanno assicurato tenuta e prestanza fisica adatte all’occasione: d’altronde la statua della Madonna fatta girare per la festa del santo patrono locale, San Vammazzo Martire, ha un peso approssimativo di 900 chili, segno che farla di granito e persone viventi non è stata una buona idea. Tutto perfetto, dicevamo, ma il destino ha purtroppo deciso di rovinare l’unico grande evento che contraddistingue la piccola cittadina di Mutosono: la processione.

Rocco Anabolizzanti, body builder di fama mondiale, ha avuto un problema non da poco: dopo un uso decisamente eccessivo di prodotti non del tutto legali, come lo spray abbronzante “Bruciatura Garantita”, ha notato un progressivo avvizzimento delle zone genitali – ma a quello non aveva fatto eccessivamente caso essendo cosa normale nel suo ambiente – ma soprattutto la progressiva perdita dell’uso del piede destro e della pronuncia delle consonanti. Questo ha portato Don Mortacci a riconsiderare il suo ruolo di leader degli accollatori e a pensare ad una pronta sostituzione pochi minuti prima dell’inizio dell’evento.

Nessuno dei giovanotti aitanti presenti nella rubrica telefonica del prete era disponibile – a quanto pare erano tutti impegnati con il Vescovo – e quindi Don Mortacci è stato costretto a concedere l’onore di spaccarsi la schiena portando la statua mariana per la città a Giovannino Giannisperti, settantenne del luogo che già in passato aveva fatto parte degli accollatori. Anche se il pover’uomo è afflitto da un’ernia del disco causata da anni di processioni – che gli è valso una pensione di invalidità al 200%, una badante ucraina ventenne con la quinta di seno e un telefono cellulare con cento euro giornalieri – ha accettato con entusiasmo di ritornare al suo posto nel team degli accollatori locali.

Tutto sembrava procedere per il meglio, quando a un tratto è accaduto l’imprevedibile: appena arrivato a Piazzale Pippo Baudo, Giovannino ha avuto un piccolo mancamento e ha perso momentaneamente la presa, facendo inchinare la Madonna sul lato sinistro, proprio di fianco alla graziosa villetta di una coppia di vecchietti. E lì è scoppiato il blitz dei carabinieri.

Avevamo letto su di un sito che il metodo migliore per mappare le case dei mafiosi fosse quello di seguire le processioni e così abbiamo fatto”, spiega l’Appuntato Guglielmo Scuotilancia, “attendevamo solo il momento in cui uno dei portantini avrebbe finto un attacco di cuore – complimenti per la scenetta: è stata fatta così bene che il vecchio sembra morto davvero – e avremmo potuto agire. Grazie a questo blitz abbiamo potuto arrestare due membri anziani delle cosche mafiose che imperversano nella zona. È un grande giorno per l’Arma dei Carabinieri, se aggiungiamo anche la multa fatta alla statua della Madonna che, essendosi fermata nella carreggiata, non ha esibito né il triangolo né le quattro frecce e quindi è in contravvenzione”.

Ma si è trattato tutto di un equivoco, un semplice dannatissimo equivoco: il malessere di Giannisperti era reale e quindi l’inchino non era voluto verso l’abitazione di Giuseppe Moccasort e Angiolina Curtesi, la coppia di vecchietti che vive nella ridente villetta affacciata sulla piazza. I due stavano osservando la processione dal balcone, quando si sono ritrovati in casa venticinque carabinieri e un venditore di frittelle in assetto anti-sommossa. I due sono stati arrestati, poi sono stati baciati da tutti i membri della piazza (anche loro caduti nell’equivoco), e infine rilasciati con tante scuse dal Prefetto, dal Governatore e anche dal Principe del Montenegro.

Una vicenda che per fortuna è terminata bene, se si esclude la morte dell’anziano accollatore, e che trova parole di speranza e di carità nella malcapitata signora Curtesi: “Non si può manco guardare la processione in santa pace”, specifica, “La prossima volta mi metto a guardare il Segreto: è na strunzata uguale ma almeno con quello non mi può succedere niente”, ha sentenziato godendosi l’approvazione dell’intera città.

Davide Paolino (da un’idea di Mattia Uccheddu)