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Ikea ritira le librerie Billy dagli store italiani: “Tanto a voi non servono”

Ikea ritira le librerie Billy dagli store italiani: "Tanto a voi non servono" - Lercio

STOCCOLMA – In occasione della GRAL (Giornata mondiale della Rinuncia Alla Lettura) prevista per oggi, IKEA, il colosso svedese dei mobili, fa un regalo inaspettato all’Italia e ritira dai punti vendita le note librerie Billy.

L’amministratore delegato Sven Trato spiega così questa importante decisione: “Secondo un rapporto dell’Associazione Italiana Editori, il 40% degli italiani non legge nemmeno un libro all’anno. E’ un dato gravissimo, anche se in Italia nessuno sembra particolarmente preoccupato di questo stato di cose, principalmente perché in pochi hanno voluto leggere questo rapporto”.

“Abbiamo pensato di adeguare le nostre forniture alla richiesta di mercato – continua Trato – in Italia non si legge e quindi le librerie non servono. Billy lascerà più spazio espositivo ai portatelevisori Ameba e ad altri prodotti che gli italiani possono ritenere più utili, come lo scolapasta Spageti”.

L’Italia sta effettivamente vivendo una situazione drammatica sotto il profilo editoriale: non solo non si leggono libri ma è anche appena uscito il libro di Giulia De Lellis.

Gli italiani non leggono i libri e anzi, di più, provano ribrezzo per tutto quello che somiglia anche vagamente a un libro, rifiutandosi perfino di leggere le iniziali romantiche incise sulle cortecce degli alberi.

“Le librerie chiudono e quelle poche che ci sono vengono incendiate”, dichiara con amarezza Trato, riferendosi al caso dell’incendio doloso della libreria La pecora elettrica di Centocelle,
“le nostre librerie Billy saranno molto meno presenti negli store italiani. E le uniche che metteremo in vendita saranno ignifughe, con voi italiani non si sa mai” aggiunge l’ad di IKEA.

In questo contesto, il colosso svedese del mobile sta poi pensando a una ulteriore strategia, stavolta in difesa dell’Ambiente: “La riconversione dei libri: abbiamo messo a punto un processo in grado di far tornare legno la cellulosa delle pagine dei libri. Se i libri non vi servono, dateceli, noi li convertiremo in abeti, betulle e larici. Abbiamo già sperimentato il meccanismo e funziona. Con tutti i libri tranne con quelli di Vittorio Feltri: lì, il processo di riconversione ha fatto comparire solo della merda”.

Luigi De Luca e Stefano Pisani