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IKEA lancia Prövenzhån, la linea di mobili per arredare i bunker dei boss latitanti

IKEA lancia Prövenzhån, la linea di mobili per arredare i bunker dei boss latitanti - Lercio

Mammesantissi (Me) – Siete stanchi di dover arredare il vostro bunker, in cui magari vi ritroverete a sfuggire per anni alla giustizia, solo con attrezzatura da campeggio o ormai introvabili cassette in legno della frutta? Considerate degli scialacquatori dalle mani bucate i boss che, dopo aver già speso 6,000 euro di oneri di urbanizzazione per costruire un rifugio sotterraneo sotto la villa intestata a un prestanome, più altri 4,000 soltanto per l’intonaco e 10,000 per un sofisticatissimo impianto elettrico (in grado di segnalare cali di tensione dovuti a tentativi di accesso abusivo e di continuare a funzionare anche in caso di distacco di energia, non costringendovi così a perdervi la nuova puntata di “Boss in incognito”), ne dilapidano ulteriori migliaia per pregiati mobili di design su misura?
Bene, dopo essere venuta incontro alle esigenze di milioni di scapoli, coppie (anche quelle arruse) e famiglie (nel senso base del termine), ora il colosso svedese del mobile IKEA ha pensato anche a voi, ricercati boss latitanti, che non siete disposti a sperperare una fortuna senza rinunciare, però, alla sobria eleganza che da sempre vi contraddistingue.

Abbiamo ricevuto un sacco di messaggi sul nostro sito, ma soprattutto pizzini e teste di renna nei letti, da parte di boss della criminalità organizzata che si lamentavano per la scarsa attenzione di un’azienda, che si professa così moderna come la nostra, verso le necessità delle loro di “aziende” che hanno compiuto un percorso speculare rispetto al nostro, operando prima nel Sud per poi espandersi in tutto il mondo.” – ci spiega Pietro Agnefiallo, direttore del negozio Ikea di Corleone – “Addirittura uno di loro ci ha inviato una lista di lavori che intende commissionare per migliorare il suo nascondiglio allo scopo di mostrarci quanto aveva già in preventivo di spendere senza considerare i mobili”.

Siamo riusciti a dare un’occhiata al citato elenco: sistemare scantinato, mettere al posto della botola un pavimento scorrevole, aggiungere una camera per gli ospiti, allungare il bagno in modo che ci stia uno sgabello per appoggiare il tablet, aggiungere forno a legna, installare aria condizionata, montare finte finestre da cui sembri di vedere il mare, piazzare un caminetto su cui appendere il ritratto di mammà e una statua di Padre Pio… per un totale di 50.000 euro. Un vero salasso! O come direbbe il saggio: “Non sono prezzi da paese civile!”

Nemmeno una multinazionale svedese può rimanere insensibile di fronte a tali accorate richieste ed ecco che è quindi nata Prövenzhån, la linea di arredamento specifica per gli spazi ridotti dei bunker sottoterra, con una vasta gamma di mobili in legno di rarissime sequoie millenarie e realizzati in colori all’insegna della sobrietà che vanno dal viola melanzana al giallo chartreuse. Mobili che, oltretutto, richiedono un solo picciotto per montarli.
Il direttore finanziario Andrea Lundi ci tiene a tranquillizzare i boss sul metodo di pagamento previsto: “Abbiamo pensato anche al fastidio che potrebbe risultare ai nostri clienti se i loro movimenti bancari venissero tracciati, per cui abbiamo realizzato un apposito conto off-shore con sede sull’arcipelago di Östergötland, totalmente invisibile. Altrimenti possiamo mandare delle oche selvatiche a ritirare i contanti”.

L’idea ha già entusiasmato i vertici di diverse cosche mafiose e ‘ndrine, anche se alcuni capi hanno ancora una richiesta da rivolgere, ehm, impartire al gigante scandinavo: “Va bene togliere i ricchioni dal catalogo per la Russia o le donne da quello per gli ebrei ortodossi, ma la Mafia è una grande tradizione italiana e non mettere nemmeno un uomo con la coppola sul catalogo Ikea la reputiamo una grave forma di discriminazione. Dobbiamo cercare un’altra renna?

Augusto Rasori