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Gatto di casa si adegua alle misure restrittive e cambia la sua vita dello 0,002%

ROMA – Quest’oggi la redazione si trova nella capitale, ritenuta una delle città “dei gatti”, per seguire le orme di Attila, piccolo felino maculato stabilitosi in un appartamento di viale Marconi alcuni anni or sono. Abbiamo intervistato i suoi schiavi, Giacomo e Adriana, proprietari del territorio casalingo su cui passeggia il predatore, chiedendo in che modo la sua vita sia cambiata a seguito delle numerose restrizioni messe in campo per la lotta al coronavirus.

Ripercorriamo alcune fasi dell’epidemia e normative anti-covid in virtù delle quali sembra ci sia stato un adeguamento del solo 0,002% da parte di Attila che, ricordiamo, ha 7 vite ancora intatte e sembra intenzionato a trascorrerle senza farsi turbare delle direttive del Governo.

Misure sull’emergenza coronavirus quali divieto di assembramenti, obbligo di distanziamento sociale e uso di mascherine: Attila si è seduto sulle gambe della signora Adriana e le ha reso impossibile ogni movimento per circa 40 minuti. Dopodiché, poco prima di liberare la signora dalla posizione a cui l’aveva costretta, senza tante preoccupazioni ha starnutito sulla sua gamba e si è diretto verso la ciotola.

Misure per il contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica per la Fase 1: Attila ha accolto la notizia vomitando sul tappeto del soggiorno. Da tempo era arrivato a un accordo con i suoi schiavi: non avrebbe vomitato sul tappeto in cambio di una dose di malto al giorno. Probabilmente la ciotola del cibo non era stata riempita nei tempi prestabiliti e questo ha mandato in frantumi tutti i precedenti accordi.

Vaccino in arrivo a dicembre, le prime dosi e la speranza per il contenimento del virus: Giacomo ha trasportato Attila dal veterinario per le analisi del sangue. Purtroppo a testimoniare ciò è rimasto un reparto medico pieno di graffi e con alcuni litri di sangue in meno per aver tentato di tenere fermo il poco mansueto gatto per il prelievo. Una volta a casa, Attila ha pensato bene di vendicarsi dilaniando albero di Natale e presepe presenti sul suo territorio senza permessi di costruzione.

Lasciamo l’appartamento mentre Attila è steso su una coperta di lana in attesa del nuovo DPCM di Conte sulle misure restrittive natalizie per capire se potrà variare dello 0,003% il suo percorso per raggiungere il bracciolo destro del divano.

Mattia F. Pappalardo