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Esponente di Forza Nuova costretto a condividere bufale porta a porta

Esponente di Forza Nuova costretto a condividere bufale porta a porta - Lercio

Roma (Casaleggio Spa) – “È una vergogna! È una limitazione della nostra libertà! È un sorpuso, un sorpreso, un soprusso! Sembra quasi di essere ritornati ai tempi del…cioè…ai tempi di quando in Italia ha comandato il comunismo e ci hanno messi tutti nei gulash! Ecco! A quei tempi lì! St’infami!”. C’è molto nervosismo (cosa alquanto strana) nella sede romana “Benito de Ratti” di Forza Nuova dopo la decisione di Facebook di eliminare tutte le pagine che, secondo la direzione del colosso di proprietà di Mark Zuckemberg, “incitano all’odio”. A farne le spese diversi profili si ricollegano alla galassia di estrema destra, come CasaPound, Forza Nuova e tutta la rete fognaria della capitale. Ed è proprio un esponente di quest’ultima, presidente della sezione Nord-Est di Roma Sud, con distaccamento Oltre la Barriera, a parlare indignato ai microfoni della stampa nazionale.

Io mi sento violato”, afferma Secondo Italico, “questa decisione ci ha portati nel panico più totale: fino a poco tempo fa potevamo alimentare il razzismo e la xenofobia senza doverci muovere da casa, continuando a fare ciò che ci piace di più e, nel mentre, fomentare la pancia del Paese inneggiando a totalitarismi che dovrebbero essere morti e sepolti. Invece ora siamo costretti a uscire all’aperto e rivendicare con la forza la nostra condizione di neo-fascisti. Anche se la Costituzione dice che noi non potremmo esistere, e pure ogni tanto diciamo di non essere neo-fascisti, ma poi in realtà lo siamo, e quindi anche noi ogni tanto andiamo in confusione e, per uscire da questa impasse, iniziamo a menarci a vicenda finché non ci dimentichiamo totalmente tutte le stronzate che stanno scritte sui libri di scuola: tipo che Mussolini era una persona cattiva, ma uno con quegli occhioni lì potete mai pensare che sia cattivo?”.

È vero”, gli fa eco Ultimo Italico, fratello di Secondo, “La situazione è così tragica, ma così tragica, che siamo stati costretti veramente a uscire di casa e andare in giro per la città, e abbiamo scoperto che era vera la cosa che la gente si alza di primo mattino per andare a lavoro, ma chi cazzo ci avrebbe mai creduto? Comunque abbiamo deciso di continuare a fare quello che facevamo online, cioè condividere bufale xenofobe e razziste nei confronti degli immigrati e delle persone che stanno peggio di noi, tipo quelli che votano Marco Rizzo, ma porta a porta, come farebbe un qualsiasi venditore di aspirapolvere. In questo modo, ne siamo sicuri, le nostre battaglie, come quella di far diventare Salvini Sindaco di Roma (ma nessuno lo dovrà sapere), ci porteranno alla vittoria”.

La scelta di andare casa per casa – sottolinea di nuovo Secondo Italico – è giunta dopo aver abbandonato l’idea di iscriverci su altri social. Su Instagram non potevamo perché è pur sempre di proprietà del comunista Zuckerberg, su Tinder no perché abbiamo sempre preferito Grindr come app di incontri, su Twitter avevamo difficoltà a riempire tutti i duecentottanta caratteri, noi siamo sempre stati di poche parole, al massimo un ‘VIVA IL DUCE’ e poi giù botte. Siamo ritornati anche su MySpace perché siamo pur sempre nostalgici di natura, ma non c’era più nessuno (sembrava di stare ad un raduno di Potere al Popolo), poi abbiamo provato Badoo (ma era pieno di maniaci come noi), Snapchat, Tumblr, tutta roba che non abbiamo mai completamente compreso. Perciò abbiamo deciso di ritornare al passato: al caro vecchio porta a porta che è pur sempre una rivisitazione di quello che facevano le squadracce fasciste quando dovevano cercare i nemici della Patria. Ah, che bei tempi…

Unico problema – aggiunge Ultimo Italico– è la concorrenza: ad una signora, con garbo e gentilezza, dopo averle bruciato casa perché aveva il tappeto rosso, le abbiamo chiesto se potevamo parlarle di Bibbiano, ma lei ci ha risposto che erano già passati i Testimoni di Geova con la stessa scusa, cioè ma vi rendete conto? Questi ci rubano il lavoro! Ed allora noi, per ripicca, abbiamo iniziato a presentarci come i portatori della sacra parola del nostro Salvatore Benito Mussolini. E fanculo a loro”.

Ma non si perde di vista il vero obiettivo della campagna porta  a porta, come precisa infine Secondo Italico: “Spacciare bufale. Fresche, false, anche facilmente smentibili, tanto non frega un cazzo a nessuno che siano effettivamente delle fregnacce. L’importante è che loro continuino ad essere convinti che gli immigrati vivano negli attici a New York con Saviano, che la Boldrini abbia partecipato ad ogni film erotico degli anni ’70 (e ora viene a dirci a noi come vivere), che la sinistra abbia deciso di cucinare i bambini con l’elettroshock prima di mangiarseli, e che Salvini sia un po’ come il nostro caro Duce, solo un po’ più imbolsito. Ah no, scusate, questa è una notizia vera”.

Davide Paolino