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Entra in chiesa con il velo e viene scambiata per musulmana: leghista aggredisce sua futura sposa

Entra in chiesa con il velo e viene scambiata per musulmana: leghista aggredisce sua futura sposa - Lercio

Dodoma Veneto (TV) – La chiesa era già gremita e lo sposo, Tarcisio Vinaccia, membro del direttivo della Lega Nord di Dodoma, aspettava impaziente la sua amata all’altare. È a quel punto che è accaduto l’imprevedibile. All’ingresso della sposa, il leghista, visibilmente sobrio, le è corso incontro urlandole epiteti di ogni genere.

Quella sconosciuta nascosta in quello che per lui era un burka bianco poteva essere chiunque. Magari una terrorista, o più semplicemente la solita musulmana che pretende di venire in Italia per depositare diamanti in una cassetta di sicurezza o per comprare una laurea che le avrebbe permesso di entrare in uno dei più prestigiosi call-center italiani, rubando il lavoro a qualche padana doc – e questo lui non poteva permetterlo.

La donna, vedendo precipitare la situazione, ha provato a spiegare, ma l’uomo non le ha lasciato il tempo di scostare il velo per paura che vi fosse collegata una carica esplosiva, sferrandogli in sequenza un jab, un montante e uno schiaffopugno che l’hanno fatta crollare a terra esanime.

Il gesto sconsiderato ha causato sgomento fra gli invitati, anche se la tecnica è stata apprezzata da uno di loro, Koko B. Ware, leggenda nera del wrestling e ospite VIP che si trovava li in quanto grande amico di quell’altro leghista nero di cui nessuno sa il nome.

A quel punto, con il velo scostato dal viso della donna, immobile a terra, Tarcisio si è reso conto di ciò che aveva fatto: la donna non era una musulmana ma era Giangianna Squirtaforte, la sua futura sposa, che si stava recando all’altare. Attimi di tensione ma poi Glorgloria, la madre di Giangianna, ha prontamente estratto dalla borsetta la sua fiaschetta di grappa, obbligando il futuro genero a berne subito un sorso. L’uomo, ripresosi in extremis, ha poi soccorso la futura moglie, aiutandola a raggiungere l’altare dove le ha sommamente promesso una cosa: “mai più, per nessun motivo, sobrio alle 10 del mattino”.

 

Fabio Corigliano