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“È un ciarlatano”: omeopata denuncia cromoterapista

Foto Credits: katicaj - Pixabay

Cologno Monzese – Sono giorni difficili per la medicina, come dimostra il tutti contro tutti che si è scatenato in questi giorni tra virologi, epidemiologi e zanzarologi in seguito all’avvio delle indagini sulla gestione della pandemia di Covid 19, o meglio la gestione della messinscena relativa al Covid 19 (e così abbiamo accontentato anche la cospicua fetta di No Vax e complottisti vari che ci seguono per i motivi più svariati).

A peggiorare ulteriormente la situazione ha contribuito quanto avvenuto nella trasmissione di medicina di Rete 4 Fuori dal corpo, con lo scontro tra il celebre omeopata Luca Montagnieri, vincitore del premio Nobel per Medicina Alternativa dopo aver scoperto che non solo l’acqua serba memoria, ma ti rinfaccia pure le cose, e il rampante cromoterapista Melange, assurto di recente agli onori della cronaca per aver intuito di essere daltonico, dopo che aveva consigliato a un uomo iperteso che chiedeva aiuto per rilassarsi, di dipingere tutte le pareti di casa sua di rosso.

Montagnieri ha accusato Melange di non essere un vero medico e di rappresentare un insulto alla scienza e a tutti coloro che si fidano del fatto che una concentrazione di una parte su un milione di milioni abbia un effetto benefico sul nostro organismo. Melange ha ribattuto che gli omeopati sono giusto un gradino sopra gli ayurvedici, scatenando l’ira di un Vaidya presente in sala che ha tacciato gli altri due di essere degli imbroglioni alla stregua dei medici antroposofici, che ha suscitato la reazione di una nipote di Rudolf Steiner in collegamento astrale, che ha liquidato i tre come meri omotossicologi, affermazione che ha offeso uno spettatore che ha telefonato direttamente in studio perché non ci stava capendo più un cazzo e voleva solo sentire gli ospiti insulatre Conte e Speranza come in qualsiasi trasmissione di Rete 4.

Una volta che gli animi si sono calmati (anche perché un cameraman aveva prontamente diffuso nello studio essenze di fiori di Bach) e ognuno ha riconosciuto l’attendibilità della disciplina dell’altro, i medici alternativi hanno raggiunto tutti insieme Bonifacio, un affermato ristorante che cucina solo prodotti da agricoltura biodinamica e con la possibilità, dopo cena, di concedersi una tonificante doccia emozionale. Quando il gruppo ha varcato l’ingresso, la radio collegata agli altoparlanti del locale stava casualmente trasmettendo Tellin’ Stories dei Charlatans.

Augusto Rasori