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Droga. Previste 3 settimane di secca

 

A partire da questo fine settimana una perturbazione nell’afflusso delle panette nordafricane si scontrerà con la depressione mediterranea pre-elettorale che imperversa su gran parte della nostra penisola, e che ha portato a consumi eccezionali di stupefacenti sul versante centro-sinistro.

Nella giornata di sabato, fenomeni di lieve intensità interesseranno gran parte delle regioni centrali e parte del meridione, per poi colpire domenica tutto il settentrione con fenomeni di forte intensità. Salvo qualche rovescio sul basso Tirreno e nelle isole, è previsto asciutto su tutto il territorio. Le emissioni dei modelli matematici lasciano ancora dei dubbi sulla successiva evoluzione, ma è certo che tireremo sospiri di sollievo ai posti di blocco per almeno tre settimane.

Con i pusher letteralmente presi d’assalto, la protezione civile ha allestito delle tende nei parchi per consentire alle ‘cappe’ di fumo di non disperdersi velocemente. Gli esperti consigliano di far scorta solo di beni di prima qualità, di non rimanere chiusi in casa e di frequentare posti affollati di gente che non si fa i cazzi suoi, ma soprattutto, evitare di correre ai ripari dai Punkabbestia se non volete fumare fango e dado da cucina e domandatevi: “Dal momento che c’è la secca perché mai, proprio loro, dovrebbero averne da parte?”. Solo dalla seconda settimana di marzo è previsto l’arrivo di correnti fortemente aromatiche provenienti dal Libano che dovrebbero riportare la situazione alla normalità a partire da Toscana e alte Marche fino a estendersi gradualmente su tutto il territorio.

Vittorio Lattanzi

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