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Crede per anni di soffrire di acufeni ma aveva solo una famiglia di marmotte nell’orecchio

Crede per anni di soffrire di acufeni ma aveva solo una famiglia di marmotte nell’orecchio - Lercio
Nell'immagine: la simpatica famiglia di mini marmotte si concede ai fotografi

Stellavillone (OT) – Era cominciata circa quattro anni fa, dopo una pacifica dormita in un prato di montagna della Val Noce, che faceva seguito a un pranzo al sacco a base di stambecco ripieno di camoscio e fonduta di genepì. Nei giorni successivi Settembrio Eddini, tra un reflusso gastrico e l’altro, aveva iniziato ad avvertire un leggero sibilo, percepibile soprattutto al momento di andare a dormire, ma col passare del tempo il fischio era diventato sempre più forte, fino al punto di impedirgli persino la più rilassante delle attività, come godersi in tutta serenità l’ultimo cd dei Cripple Bastards.

Eddini doveva affrontare l’amara verità: soffriva di acufeni, l’inspiegabile disturbo uditivo che ogni specialista della moderna medicina prova, invece, a spiegare a a modo proprio:

Dentista (“Beva meno caffè, usi lo scovolino e riduciamo la frequenza delle detartrasi a ogni due ore”)

Otorino (“Il suo udito è perfetto quindi ci sentirà benissimo quando le dirò che fanno 80 euro”)

Gnatologo (“Eviti di rimanere con la bocca aperta e la mandibola bloccata ogni volta che passa una bella figa”)

Neurologo (“È solo stress. Guadagni 5000 euro al mese come me e vedrà che le passa”)

Urologo (“Non ho ancora trovato nulla per i suoi fischi ma rimanga in questa posizione mentre continuo a cercare”)

Omeopata (“Via i latticini, via gli alcolici, via i salumi, via i dolci. Lì c’è la finestra ma la avviso che siamo solo al secondo piano”)

Agopuntore (“意大利白痴”)

Google (Metodo 1: Bevi più acqua. Metodo 2: Dormi di più. Metodo 3: Unisci le due cose dormendo in una vasca da bagno piena.)

Forum (“Io non sento più gli acufeni se guido con la testa fuori dal finestrino”. “Io liberando un coccodrillo affamato in casa mia. Non so se i fischi siano passati ma per lo meno riesco a pensare ad altro!”)

Rob Brezny (“Nelle prossime settimane sarai ancora orripilante, ributtante e maleodorante per cui se senti dei fischi è solo perché la gente ti pensa anche quando non sei con lei e si dice: ‘Ammazza quanto puzza ‘sto tizio!’” Potresti iniziare a lavarti ma impoveriresti il pianeta e il mondo ha più bisogno d’acqua che di un altro sedicente seduttore”)

Ma pochi giorni fa, quando Eddini, ormai esasperato, stava pensando a qualche gesto estremo, tipo andare a raccontare la sua storia al Maurizio Costanzo Show, finalmente si è scoperta la causa del cronico disturbo. Mentre era seduto in un giardino pubblico immerso nella lettura di un libro di Fabio Volo (“Stavo cercando di mandare in pappa il cervello per non pensare più a nulla” ha confidato un demoralizzato Eddini) da un ramo sovrastante è caduta una ghianda a pochi centimetri da lui e subito dopo ha udito i fischi farsi più forti ma in qualche modo diversi, come se ora venissero fuori da sé. Con la coda dell’occhio Settembrio ha visto tre microscopiche marmotte corrergli lungi la spalla e gettarsi a recuperare la ghianda ma prima che potesse riaversi dalla sorpresa i tre piccoli animali avevano già fatto ritorno nel suo padiglione auricolare con il loro prezioso e ingombrante bottino.

Eddini, che in paese è da sempre molto stimato per il suo acume, si è quindi diretto subito in un negozio di caccia per spararsi nell’orecchio e sterminare la causa del molesto fischio ma essendo mercoledì è incappato nel giorno di chiusura infrasettimanale. Ha quindi trovato una siringa per terra e mentre si accingeva a cercare di infilzare le moleste creaturine è stato sorpreso da una pattuglia di animalisti che l’hanno accusato di voler far del male a dei tenerissimi esemplari di scoiattolo grigio.

Bloccato e incaprettato dai facinorosi, Eddini è stato condotto alla più vicina caserma dei carabinieri dove, in seguito alla sua dichiarazione, è stato poi sottoposto a un esame da parte di un gruppo di zoologi roditoriali che hanno riscontrato l’assoluta straordinarietà della razza della minuscola famigliola che ha eletto le tube di Eustachio di Settembrio a sua tana e che, evidentemente, ha adattato il proprio sviluppo all’habitat in cui si è inopinatamente trovata a vivere.

Dopo questa epocale scoperta, e in accordo con studiosi e animalisti, il tribunale ha concesso a Eddini solo due alternative: o si fa tagliare la testa e devolve il suo cranio alla scienza in modo che i rarissimi esemplari possano continuare a vivere e a riprodursi indisturbati o si tiene il fastidioso fischio per tutto il resto dei suoi giorni, con l’aggravante, però, che gli zoologi hanno rilevato che i Cripple Bastards possono risultare altamente nocivi per i delicati animaletti, che, invece, sarebbero voracissimi di Ligabue; particolare che potrebbe spingere Eddini a propendere per la prima possibilità.

Augusto Rasori