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Compie 49 anni: festa di compleanno interrotta dalla Digos

SQUADRI (STI) – Un evento insolito ha turbato ieri la monotonia di Squadri, cittadina in provincia di Sticazzi. Per il paese, noto per la sua generale apatia dovuta all’atteggiamento menefreghista dei suoi abitanti, ieri avrebbe dovuto essere un giorno di giubilo: la sindaca, Lisa Noncuranza, compiva infatti 49 anni, e aveva deciso di dare un party, sottotono, a casa sua. La festa, però, è stata bruscamente interrotta mentre gli invitati stavano completando la canzoncina “Tanti auguri a te”. In particolare, agenti in tenuta antisommossa sono piombati in casa nel punto di “Tanti auguri feliciiiii… tanti auguri a…”, stoppando la strofa e gettando un’ombra di mistero sull’identità del destinatario degli auguri. L’intervento, che ha destato molta perplessità in tutti i presenti, sarebbe stato ordinato dalla Questura, “per ragioni di sicurezza nazionale” e per “pura e semplice sudditanza”.

Stando alle svogliate testimonianze raccolte, i quattro agenti col volto coperto avrebbero formulato una precisa intimazione: “Mi hanno detto che o si interrompeva tutto subito, o si doveva togliere qualche candelina dalla torta. Ma io ho fatto una fatica enorme ad ammettere i miei 49 anni, e non ho voluto rinunciarci!” ha dichiarato la sindaca.

Sembra infatti che gli agenti abbiano tentato di convincere la donna con le buone, blandendola con complimenti come “ma lei non li dimostra 49 anni, davvero. Gliene avrei dati 40! Con quella pelle così liscia… 42 al massimo! Che ne pensa se facciamo 44 candeline e la chiudiamo qui?” ma Lisa si sarebbe dimostrata irremovibile.
“Senta, guardi – avrebbe quindi detto quello che sembrava a capo dell’operazione – giusto perché è lei non le sparo in testa e do la colpa a una caduta dalle scale: si scelga un qualunque numero da festeggiare, vanno bene tutti tranne il 28, che è l’età della fidanzata del Ministro e non possiamo usarlo, altrimenti la gente si ricorda che Salvini usa il potere per portarsi a letto le ragazzine”.

Di fronte a un ulteriore diniego, la Digos è stata costretta a portare a termine l’operazione e da una finestra è entrata un’autoscala dei Vigili del fuoco che ha sfondato il vetro; le candeline sulla torta sono state poi spente con un potente getto d’idrante. Gli ospiti della festa sono stati quindi prima storditi con lacrimogeni e poi abbrancati dai pompieri, che li hanno portati uno a uno di sotto, di peso. La Digos ha fatto poi sparire i biglietti d’auguri su cui si faceva cenno all’età; anche i biglietti d’auguri musicali sono stati distrutti, anche se non contenevano la cifra 49, semplicemente perché fanno schifo. I regali invece se li sono fottuti due consiglieri comunali leghisti che passavano di là per caso.

Cosa succederà adesso? Ci sarà una protesta ufficiale contro quello che sembra l’ennesimo episodio di una deriva autoritaria intollerabile? L’ufficio del sindaco non ha fatto attendere la sua risposta: “Non succederà nulla – ha dichiarato, pigramente, il suo portavoce – il paese di Squadri è fatto da gente con la coscienza indolente che dimentica in fretta e non reagisce mai davvero. Le cose ci scorrono addosso, ci basta avere il piatto a tavola e, in questo caso, la torta alla fine ce la siamo mangiata lo stesso. Non ce ne frega niente di niente, Salvini è e sarà sempre un ospite graditissimo, così come qualunque altro esponente del Governo o della politica in genere. Ora, scusi, sta iniziando The Voice of Italy”.

Stefano Pisani