Cerca
Close this search box.

Christie’s. Quadro di Van Gogh venduto all’asta per trenta milioni di orecchie

Christie's. Quadro di Van Gogh venduto all'asta per trenta milioni di orecchie - Lercio

LONDRA – Uno dei capolavori del geniale post-impressionista olandese Vincent Van Gogh è stato battuto ieri nella prestigiosa casa d’aste Christie’s di Londra per la cifra record di 30 milioni di orecchie.

Il misterioso acquirente è riuscito ad aggiudicarsi così un pezzo unico nel panorama delle opere dell’artista olandese, un quadro che esprime pienamente il suo sguardo avveniristico ed è noto come “Campo di girasoli irrorato da scie chimiche”.

Stime di esperti totalmente incompetenti ma in compenso ubriachi fradici fanno risalire la tela al 1890, periodo in cui il maestro viveva in una locanda di Auvers-sur-Oise, luogo in cui si suicidò, secondo alcuni storici dell’arte proprio dopo aver visto com’era venuto “Campo di girasoli irrorato da scie chimiche”.

Il quadro raffigura una distesa di girasoli sotto un cielo tormentato, simbolo della profonda solitudine di Van Gogh, come si evince anche da una lettera al fratello Théo in cui si trova scritto “il cielo tromentato è simbolo della profonda solitudine di Van Gogh”.

Van Gogh, nel 1890, stava vivendo un periodo difficile, impensierito dalle numerose diagnosi di “furiosa pazzia” che aveva ricevuto e provato dall’episodio dell’auto-mutilazione del lobo dell’orecchio sinistro di due anni prima, di cui è noto il suo commento in una lettera inviata a Gauguin, “sono profondamente scosso, pensavo che il lobo sarebbe ricresciuto”. “Già, tra l’altro era il tuo orecchio più bello” fu l’impietosa risposta di Gauguin.

Proprio per rendere omaggio a quel memorabile gesto, un uomo che ha preferito restare anonimo presentandosi all’asta di Christie’s travestito da Carletto principe dei mostri, a un certo punto ha tirato fuori un sacco con 30 milioni di orecchie, lasciando ammutoliti gli altri offerenti. Il banditore, che per rispondere per le rime all’anonimato dell’uomo si era intanto camuffato da Quartetto d’archi di Brema, non ha potuto fare altro che aggiudicare l’opera al curioso personaggio. Incluso nell’offerta, un elegante fazzoletto con uno scaracchio autenticato di Toulouse-Lautrec.

Stefano Pisani