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Chiede di non entrare in gruppi FB e la aggiungono a “Gente che chiede di non entrare in gruppi FB”

Chiede di non entrare in gruppi FB e la aggiungono a "Gente che chiede di non entrare in gruppi FB" - Lercio

Misantro (PA) – Che Facebook sia un luogo insidioso e ricco di sorprese negative ormai lo sanno anche i sassi che inviano foto del proprio pene a delle perfette sconosciute che poi li ricattano, ma quello che è successo alla signora Giulia Enrichetta Marx è quanto di più sconcertante ci si possa aspettare dalla frequentazione di un luogo in cui il più educato, in risposta a un semplice e cordiale “Buongiorno” ribatte prontamente “Buongiorno un cazzo! Hai visto cos’è successo a quel gattino chiuso in bottiglia lanciato da uno dei migranti cui hanno concesso la patente gratis durante l’arresto di Fedez e J-Ax che avevano 28 grammi di cocaina in macchina per superare l’ansia della minaccia dell’asteroide che ci colpirà il mese prossimo e senza nemmeno la speranza di un Mussolini che in tre mesi costruì 3.746 case e ne riparò 5.190?!

Il mantra della Marx è sempre stato “Non vorrei mai far parte di un club in cui accettassero qualcun altro oltre a me”, mantra che ha fatto sì che fosse, ad esempio, l’unica iscritta al circolo del tennis ‘Giulia Enrichetta Marx’ e che quindi le sue partite si svolgessero unicamente palleggiando contro il muro. E lo stesso valeva per altre attività, come il circolo del bridge, degli scacchi e persino del gruppo di lettura “Così evito che propongano come libro di turno qualche porcheria di Veltroni o Di Battista!

Ma quello che la nostra Giulia non poteva immaginarsi è che, dopo essersi iscritta a Facebook unicamente per comunicare con le lontane sorelle Leonarda e Adolfa Artura, si ritrovasse letteralmente bombardata da richieste di entrare a far parte dei gruppi più disparati, e spesso disperati, come ‘Siete tutti dei pezzi di merda qualunquisti!’ o ‘Condividi se sei indignato di condividere!11!1!1!’ o ancora “Fanno tanto i fascisti e poi magari hanno la Panda Hobby“. Esasperata dalle incessanti e sempre più pressanti richieste si è quindi vista costretta a pubblicare un perentorio post pubblico in cui ha chiesto espressamente e categoricamente di non essere iscritta ad alcun gruppo Facebook, qualunque fosse il suo scopo, la sua natura o il suo grado di inutilità.

Tentativo che si è rivelato tuttavia inutile quando al successivo accesso al social, dopo le consuete prove del coro gospel di cui è l’unica componente, Giulia Enrichetta ha ricevuto la seguente notifica: Complimenti! Sei stata iscritta al gruppo Facebook “Gente che chiede di non entrare in gruppi Facebook”.

Inutili tutti i tentativi di disiscriversi da parte della donna che ora, per risolvere il prima possibile la fastidiosa questione, ha intenzione di intentare una megamilionaria causa contro Mark Zuckerberg conducendola personalmente; prima, però, diventerà avvocato fondando una università di Giurisprudenza, di modo che sarà l’unica a frequentarla.

Augusto Rasori