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Chernobyl, influencer pubblicizza crema abbronzante al cesio-137

Foto di Henry Burrows https://www.flickr.com/photos/foilman/2922094492/

Reattore numero 4 – La cittadina fantasma di Pryp’jať in Ucraina, ricordata sopratutto per il bizzarro stile architettonico che mischia strutture post-sovietiche alla natura selvaggia, è balzata di nuovo agli onori della cronaca a causa della serie HBO Chernobyl. Decine e decine di influencer Instagram hanno quindi deciso di andare a visitarla, postando qualche foto artistica con indosso degli abiti tipici del luogo: tute antiradiazioni DuPont, contatori Geiger, scarponi di ghisa e panama sulla testa.

La Kraftwerk, marchio bielorusso specializzato nella produzione di prodotti cosmetici d’avanguardia, ha contattato uno di loro, la blogger tedesca Ralfa Hutter, per pubblicizzare la nuova crema abbronzante a base di cesio-137 prodotta proprio a Chernobyl.

“Si tratta di un prodotto assolutamente efficace e innovativo, – ha dichiarato il direttore della Kraftwerk Florian Schneidere i test di laboratorio lo confermano: sono bastati pochi centigrammi di prodotto per abbrustolire un topo, donando a quel glaciale pelo bianco una doratura degna di un surfista di Miami”. Per poi concludere: “L’abbronzatura garantita da questa crema solare dura 100mila anni e si tratta di un prodotto che resiste all’acqua di mare e alle docce di decontaminazione”.

Ralfa Hutter ha quindi postato diverse foto in costume all’interno di un luna park abbandonato, non senza qualche difficoltà: nonostante il cupo grigiore che avvolge la città, le foto sono state scattate senza flash per evitare l’aura dal tono verdognolo che pareva avvolgere la giovane quando veniva utilizzato.

Poche ore dopo, la ragazza ha iniziato a vomitare e ad assumere una tonalità ambrata molto innaturale. Ricoverata d’urgenza, Ralfa è ora fuori pericolo, ma ha minacciato pesanti azioni legali verso la Kraftwerk, che tuttavia fa sapere attraverso i propri legali che non ha intenzione di pagare alcunché: “I nostri prodotti sono assolutamente sicuri, privi di ogni rischio legato alla salute. Oltre al cesio-137 e un pizzico d’uranio impoverito non abbiamo usato alcun additivo. Pensate che siamo l’unico marchio che non usa alluminio per le proprie creme solari”.

Andrea Bonechi