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Caos vaccini Lombardia, Fontana chiede le dimissioni degli over 80

Foto Credits: Attilio Fontana PoliticoFoto Credits: Pixy

Milano (La città che non dorme mai, non chiedeteci come faccia a restare sveglia tutta la notte, non vogliamo saperne nulla e non stiamo facendo illazioni, no, non abbiamo tirato su col naso!) – “Sapessi come è strano, trovare il conto in banca della mamma a Lugano. A Luganooo!” stava cantando radioso, quella tipica radiosità che da sempre lo contraddistingue, mentre entrava nel palazzo della regione, il governatore della mitica Lombardia, mitica non nel senso che non esiste ma perché è davvero la migliore di tutte, e non lo scriviamo solo per piaggeria o perché non ci possano accusare di essere prevenuti e invidiosi nei suoi confronti ma proprio perché ne siamo irriducibilmente convinti. Del resto, come non riconoscere la grandezza di una regione che è riuscita a votare in sequenza l’eterna promessa Formigoni (4 volte! QUATTRO!!!), Maroni e Fontana, rimanendo assolutamente convinta di essere nel giusto?

E per il buon Attilio le premesse per una splendida giornata – No, dico, FORMIGONI 4 VOLTE!!! – sembravano immediatamente confermate quando una volta sedutosi in poltrona nel suo ufficio, facendosi aiutare da un esperto informatico da 15.000 euro al mese perché era l’unico di quel piano che sapesse distinguere “ON” da “OFF”, ha acceso il suo pc e dopo essersi loggato su twitter, non prima di aver consultato il post-it con le password attaccato al monitor, ha avuto il piacere di vedere che fra le tendenze di giornata c’era nientemeno che lui stesso:

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Come potete vedere non millantavamo: Fontana in tendenza!

In preda all’euforia, Fontana ha subito chiamato il suo assessore più fidato per condividere con lui, da uomo generoso qual è, la gioia del momento, ovvero Giulio Gallera:
– Pronto?
– Ciao, Giulio! Hai visto che sono in tendenza?
– Eh?
– Finalmente hanno riconosciuto i miei successi! Era ora!
– Ma chi cazzo parla?
– Come chi cazzo parla? Sono Attilio!
– Atti, due cose. La prima, leggi un paio di tweet e realizzerai che sei in tendenza perché non capisci un ca**o, e due, non lavoro più per te, non cercarmi più e vaffan…
– Giulio? Mi sa che è caduta la linea. Forse era in una galleria. Non ha fatto in tempo a dirmi chi c’è ora al suo posto!


Fontana ha quindi ascoltato il consiglio del suo ex assessore alla Sanità ed ha potuto purtroppo constatare che i commenti sotto l’hashtag #Fontana erano in effetti tutti negativi, tranne uno che però era di un vecchio fan della canzone “Il mondo“. Dopo aver compulsato circa 12.000 tweet, il presidente della straordinaria Lombardia ha subodorato che le critiche potessero avere a che fare con la sua gestione della pandemia e delle vaccinazioni e che dimostrassero soprattutto una cosa: la gente è profondamente ingrata.
L’ex sindaco di Induno Olona e Varese ha pertanto convocato un summit con i suoi più stretti collaboratori: Letizia Moratti, Guido Bertolaso, Eleonora Brigliadori e una dozzina di camici regalatigli da suo cognato (aveva convocato anche Gallera scordandosi che non lavorasse più lì e vi lasciamo immaginare la sua risposta), summit iniziato con 10 minuti di ritardo perché non si ricordava più se la mascherina si mettesse con gli elastici dietro alla testa o davanti: “Ragazzi, ci ho riflettuto molto e se dopo aver congedato Gallera e il CdA di ARIA continuano ad esserci disguidi con ‘sti cazzo di vaccini agli over 80, allora dobbiamo eliminare il problema alla radice: facciamo dimettere ‘sti cazzo di over 80! Via, non li voglio più vedere!

Inutili i tentativi dei camici di spiegargli che a partire dal 1995, col primo dei 4 mandati di Formigoni – QUATTRO, CAZZO! – gli anziani sono stati una miniera d’oro per le fortune della Sanità privata, verso cui anche le successive amministrazioni dell’impareggiabile, incommensurabile, incriticabile Lombardia che si sono succedute non si sono mai mostrate particolarmente in attrito (litote non piccolissima) ma ormai il buon Attilio aveva già lasciato la sala riunioni cantando a squarciagola un brano imparato in Svizzera: “IIIIIIL COOONTOOOOO, NON SI È FERMATO MAI UN MOMENTOOOOOO”.

Augusto Rasori