Cerca
Close this search box.

Calcio, Renzi vara decreto antiviolenza: punti extra se gli ultrà non uccidono nessuno

Calcio, Renzi vara decreto antiviolenza: punti extra se gli ultrà non uccidono nessuno - Lercio

Roma – Se la vostra squadra del cuore rischia la retrocessione, o sognate da anni uno scudetto che vi sfugge sempre all’ultimo giornata, oppure, più semplicemente, tifate l’Inter, da oggi c’è un metodo facile e sicuro per racimolare qualche punto in più alla fine del campionato.

Se qualche tempo fa l’unica maniera possibile per ottenere tutto questo sarebbe stata assumere Moggi, adesso, grazie al pugno duro del governo contro la violenza negli stadi, questo risultato può essere raggiunto non solo senza il bisogno di corrompere nessuno, ma addirittura rispettando la legge. Il governo Renzi, infatti, con l’usuale tweet dal valore di decreto legge, ha approvato la misura che arresterà definitivamente la violenza negli stadi.

Ma in cosa consiste questa eclatante novità che debutterà dal prossimo campionato? In breve, se le tifoserie non si renderanno protagoniste di nessun atto violento, a fine campionato verranno assegnati dei punti bonus. Ed è lo stesso premier Matteo Renzi, dopo aver trasformato il suo studio di Palazzo Chigi come l’interno del Meazza ed aver indossato la divisa da mister della nazionale completa di parrucchino, a elencare le caratteristiche del decreto.

Utilizzando la classica lavagna degna dei migliori allenatori della seria A, il premier ha esposto i vari bonus. Dieci punti se gli ultrà non avranno ucciso nessuno, otto se non ci saranno stati feriti, cinque se non saranno avvenuti scontri con le forze dell’ordine, tre per il mancato lancio di oggetti  in campo e due se negli striscioni apparirà l’immagine del premier con la testa cinta d’alloro intento a comporre poesie al suono della cetra. All’inizio era stata ventilata l’ipotesi che quest’ultima azione avrebbe potuto far guadagnare qualche punto in più, ma il premier ha preferito percorrere la via della sobrietà.

La decisione, che si preannuncia storica, ha già dato vita ad un acceso dibattito in parlamento. La Lega, ad esempio, ha presentato una mozione con la quale verrebbero premiate le tifoserie che si renderanno protagoniste di cori razzisti, stilando addirittura un elenco (dieci punti per i cori contro gli zingari, otto per i magrebini, cinque per le altre etnie).

Berlusconi, interpellato sia come capo dell’opposizione che come proprietario del Milan, ha dichiarato che questa nuova legge va migliorata, ma siamo nella direzione giusta, anche perché la gente è stufa di tutti questi scandali nel mondo del ciclismo. La minoranza PD avrebbe voluto dire la sua, ma sono stati espulsi dalla camera dal premier in persona, che ha mostrato loro il cartellino rosso.

Per quanto riguarda la FIFA, sembra non vi siano problemi, anche se il commento alla notizia è stato affidato a un breve ed enigmatico comunicato stampa: “Fate quel cazzo che vi pare. IBAN L52341 23451 132465732915. Ciao Joseph”.

Matteo Adami