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Caduto albero in una foresta, Libero: “Pesa il silenzio di Elly Schlein”

Photo Credits: Wikimedia Commons

Angeluc (CI) – Continua senza sosta la campagna del prestigioso quotidiano milanese contro i roboanti silenzi della segretaria del PD.
Pietro Senaldi, uno dei tre arguti condirettori della testata (gli altri sono il consigliere regionale della Lombardia, che considera tale impegno una rottura di coglioni e tra un lucidissimo tweet e l’altro non lesina di ricordarci che grazie a Berlusconi è diventato ricco anche lui; e il tizio che sarebbe piaciuto a Murnau, e che quando in tv viene colto a sparare una minchiata cambia argomento), ha infatti compilato una nuova lista di vicende cruciali per il nostro paese, sulle quali Elly Schlein ha vigliaccamente evitato di commentare. Dopo che si è colpevolmente astenuta dall’incensare pubblicamente il ricoverato Berlusconi come caposaldo della nostra Repubblica, e dal difendere a spada tratta la sorella della premier Meloni dalla pericolosissima e sovversiva vignetta di Natangelo sulla sostituzione etnica.

Nuotando controcorrente nel fango creato dalla infaticabile macchina di Libero, siamo riusciti a impadronirci di tale elenco. Ecco, quindi, gli eventi vergognosamente trascurati dalla miliardaria bolscevica:
– la caduta di un albero nella foresta del Borneo
– il dolore lancinante dei sostenitori del PD alla notizia dell’addio di Fioroni, Marcucci e Borghi
– l’infortunio di Claudia Motta, costretta a lasciare “L’isola dei famosi
– la faida tra rapani e tuvaluani nell’arcipelago della Polinesia
– il finale di Lost
– la sostituzione di Chiesa con Miretti in BolognaJuventus del 30 aprile
– la partenza di Sio dalla Shockdom e la sua decisione di fondare una nuova casa editrice
– la scoperta che qualcuno nella carbonara ci mette la pancetta
– il rischio di calo della libido di Laura Chiatti alla vista di un uomo che passa l’aspirapolvere
– la pizza sul Lake Como nella campagna Open to Meraviglia
Rocco Schiavone che consiglia il vino da abbinare alle canne
– la minaccia di spogliarello di Marisa Laurito per lo scudetto del Napoli
– la dichiarazione della armocromista Enrica Chicchio che ha suggerito a Libero di usare un inchiostro di un colore molto più indicato ai suoi contenuti: il marrone.

Non sappiamo se e quando Schlein troverà il tempo e il coraggio di intervenire su questi temi scottanti – ha ribadito Senaldi – che ancora non si è decisa a dichiararsi anticomunista“.
Pare che diversi bambini dell’asilo abbiano provato a spiegargli la stronzata di tale richiesta ma sembra che proprio non ce la faccia. Del resto stiamo anche parlando di gente che dirige un giornale per il quale esiste un nesso tra calo di fatturato e del PIL e aumento dei gay.
Nel frattempo Elly Schlein ha rivelato la sua strategia per mandare in confusione i direttori di Libero e metterli uno contro l’altro: travestirsi da orso.

Augusto Rasori