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Cacciatore registra audio di Mario Giordano e lo usa come richiamo per le anatre

Cacciatore registra audio di Mario Giordano e lo usa come richiamo per le anatre - Lercio

SPA (RO) – È stato finalmente scoperto il segreto di Dino Sentiero, considerato il più grande cacciatore di anatre del Veneto, probabilmente anche d’Italia, quasi sicuramente d’Europa, forse dell’emisfero boreale (si ritiene infatti che a livello mondiale il numero uno sia l’argentino Ramon Carabina, detto il Messi della doppietta, NdR). L’abilità venatoria del Sentiero sarebbe dovuta all’uso di un particolare richiamo che attira immancabilmente gli uccelli migratori: un registratore con la voce del giornalista Mario Giordano.

Nel CACA (Circolo Amanti Caccia Anatre) di Spa, noto centro termale in provincia di Rovigo, da tempo ci si interrogava sui recenti exploit del Sentiero, che per anni era stato lo zimbello degli amici del club perché rientrava sempre a mani vuote: la moglie, cuoca provetta e specializzata nei bigoli all’anatra selvatica, aveva addirittura minacciato il divorzio se il marito non le avesse portato qualcosa da cucinare dalle sue frequenti battute di caccia. All’improvviso l’uomo aveva iniziato a tornare con decine di anatriformi: alzavole, germani reali, fischioni, Paperino e Qui, Quo, Qua.

Alcuni soci del CACA avevano quindi deciso di spiare il collega per scoprire il suo segreto: seguito dagli improvvisati investigatori, il Sentiero si era addentrato in un sentiero lungo il fiume Sentiero fino a una radura, poi aveva estratto un registratore e aveva mandato a tutto volume alcuni discorsi di Mario Giordano. All’improvviso decine di anatre, evidentemente attirate dallo starnazzare gracidante del giornalista, si erano avvicinate al registratore: a quel punto anche per un cacciatore con la mira notoriamente scarsa come il Sentiero era stato un gioco da ragazzi fare il pieno di prede.

Una volta scoperto, il cacciatore aveva rivelato come aveva ideato la sua tecnica: un giorno, dopo ore di appostamenti infruttuosi, aveva acceso inavvertitamente la radiolina che si portava dietro per ascoltare le partite, proprio mentre c’era un intervento di Mario Giordano. Prima che riuscisse a spegnerla, aveva notato che un paio di anatre in volo si stavano dirigendo proprio verso di lui. Incredulo, aveva alzato il volume ed era stato letteralmente preso d’assalto dai volatili. Tornato a casa, aveva riesumato un vecchio registratore dalla soffitta e riempito una cassetta da 90 al cromo con discorsi del giornalista. Da allora era iniziata la sua fama.

La vicenda sta avendo in queste ore alcuni sviluppi imprevedibili: il Sentiero sta cercando di brevettare il suo richiamo, ma sembra che Mario Giordano, venuto a conoscenza della cosa, abbia registrato la sua voce alla SIAE per chiedere i diritti d’autore; un gruppo animalista, l’ASMU (gli Animali Sono Meglio degli Uomini) non solo ha chiesto di vietare l’uso del registratore, ma anche di impedire a Mario Giordano di parlare all’aperto (e per una volta una petizione animalista è stata accolta con favore unanime); il richiamo poi viene richiesto non solo dai cacciatori, ma pure da ornitologi, bird watchers e zoofili; infine, l’etologo Corrado Lorenzi, analizzando i versi della anatre che si avvicinano al registratore, ha rivelato che anche per gli uccelli Mario Giordano spara una marea di cazzate.

Andrea Michielotto